La semplicità
E perché questo tuo passaggio è notissimo, eppure molto trascurato. Pregare è semplice, facile, appartiene a ciò che è più immediato della vita: la creatura in braccio alla madre che ne cerca il seno. Per amare, per nutrirsi d'amore.
Edith Stein ricorda che una volta, prima di incontrarti come il suo amore pieno e felice e diventare Teresa Benedetta della croce, era a visitare una qualche chiesa cristiana. Qui vede entrare una donna con la borsa della spesa, che si segna con la croce e si siede a un banco a parlare con te. O ad ascoltarti, o a lamentarsi di qualcosa. O a stare con te in silenzio, e basta, qualche minuto, prima di riprendere la sua esistenza quotidiana. Edith Stein nota l'intimità familiare di quella donna con te e ne resta stupita. Infatti amarti è semplice, Gesù, tu sei il nostro amore facile che ci consola e ci aiuta. Ce lo dici in ogni modo, nel tuo vangelo, offrendoti a noi con tutta la tua vita.
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole».
Dobbiamo predicare il vangelo e raccontare il tuo amore ogni giorno, se necessario anche con parole, senza sprecarle. Come ha fatto una donna con la borsa della spesa, verso una filosofa ebrea e tedesca di livello internazionale.
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Il cuore del Padre nostro è il perdono, chiesto per noi e dato da noi, gratuitamente. Proprio come gratuitamente chiediamo il perdono per noi, lo diamo a chi ci circonda e ci opprime con il male di cui è schiavo. Il resto è lode e omaggio al Dio che ci ama così tanto da donarci te: Gesù, il più amato, il diletto, il figlio per cui e da cui è stato fatto ed è fatto tutto ciò che esiste.
Così la preghiera con te e per te, Gesù, è intimità e affidamento, libertà di amare, di gioire della vita in cui siamo, di cui e con cui viviamo. È il nostro affidamento a D** Padre Madre, il nostro vivere di questa felicità che ci doni e che si fa carico di tutti i nostri dolori, asciuga tutte le nostre lacrime, libera, fa fiorire e dà frutti alle nostre gioie. Ci toglie il male con la semplicità dell'amore Dio.
Aiutaci ad amare come la tua semplicità ci offre e ci chiede, con la nostra vita, perdendola per trovarla e salvarla. Amen.
Commenti
Posta un commento