La forza

di attendere che l'amore produca frutti, buoni.
Non giudicare significa fare attenzione a ciò che si fa, con cura d'amore. Quindi non a ciò che viene detto e dichiarato, proclamato ad alta voce, bensì alle conseguenze, immediate e future, di ciò che viene fatto. Ogni nostra azione nel mondo produce risultati. A questi risultati dobbiamo avere la forza di guardare, senza tener conto del resto. È difficile da fare, certo, ma se tu ci aiuti diventiamo capaci di farlo e, così, di essere amore. Ascoltiamo la tua voce, Gesù, è il cibo che ci nutre per diventare ed essere amore.
«Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».
Non è un'attesa passiva, un aspettare, più o meno fideistico e fiducioso, qualche cosa che avverrà. Invece significa agire perché i risultati della nostra azione nascano e vivano, e quindi siano belli e nutrienti. Dobbiamo fidarci di te, Gesù, e dell'amore che ci doni. Infatti, se ci dai amore è perché siamo alberi capaci di fare frutti buoni. Però lo sappiamo solo dai risultati e non dalle nostre intenzioni.
Nel frattempo che arrivano i frutti dobbiamo occuparcene, dobbiamo lavorare a fare questi nostri frutti. Con forza e cura d'amore. Quindi in silenzio, senza proclamare intenzioni su futuri, ignoti o noti, da imporre, ma in fermo ascolto della tua voce che entra nella nostra vita per amarla, per cambiarla in amore e farla capace di fare frutti buoni.
Aiutaci, Gesù, a essere capaci di vivere la forza perseverante nell'amare, quella che tu insegni e ci rende capaci di fare frutti buoni.
ciao r

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