Impegno

ad amare con libertà e dono di sé, con attenzione.
Tutto ruota e vive nell'amare, nelle molte forme di amore che noi siamo e viviamo. Tutto ciò che siamo vive qui, nelle nostre scelte e capacità di amare e fare amore. Questa è la regola aurea a cui riduci l'intera esperienza di Israele a cui Dio insegna la sua legge e il suo amore.
«Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».
Ciò che desideriamo ci venga fatto, l'amore, dobbiamo farlo alle vite di umani femmine e maschi, e di altre creature che sono con noi, attorno a noi. Spesso, pure per noi.
Ascoltiamo con cura la tua parola che ci invita ad amare.
«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti. Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».
Amare è impegno e attenzione. Amare è libertà, quella libertà che produce altra libertà e altro amore, fa crescere entrambi nelle nostre esperienze di vita. Quindi non significa, mai, schiavitù e fanatismo, cioè morte e dominio.
«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi».
L'uso che noi facciamo, troppo spesso, dell'amore e del nostro bisogno di amare è proprio dare «le cose sante ai cani» e gettare le nostre perle davanti ai porci. Troppi esempi si possono fare, ma non voglio, non posso fare esempi dalla storia, Gesù, qui davanti a te e insieme a te. Ma nelle storie umane siamo pieni di amore diventato odio e brutale fanatismo, siamo intasati di frutti d'amore, nutrienti e belli, gettati ai porci, cioè a chi è indegno e incapace di amare. Perché qui, in questa tua frase, Gesù, 'cani e porci' sono 'animali simbolici', indicano l'essere umano che si degrada a satana, avversario e nemico dell'amore e della libertà di amare.
La scelta è amare come dono di libertà, scelta di morire come frutto per farsi seme, e morire come seme nella terra di un amore concreto, per far crescere altri frutti e fiori d'amore e libertà. La scelta è la porta stretta.
«Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».
Gesù, sei la porta stretta, in libertà di amare e donare amore sempre, 'fino alla fine', per vedere che pure noi scegliamo l'amore che tu hai fatto e fai tra noi.
Aiutaci a viverti.
ciao r

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