Il nome

di Giovanni è il segno della tua presenza, Gesù.
Come si chiama questo bambino nato fuori tempo, grazie a una gravidanza che era reputata impossibile? Il nome è la scelta della identità della persona, l'identificazione di un essere umano con se stesso e, quindi, con le cose che deve fare e che si mette a fare. In questo caso il nome di Giovanni è scelto da Dio stesso, come il tuo, Gesù. Cioè, la vostra identità e realtà umana appartiene a Dio che vi sceglie fin dal concepimento nei grembi delle vostre madri e accompagna la tessitura delle vostre carni di vita dentro le carni di vita delle vostre madri. Giovanni ti precede anche nella nascita e con la sua mostra la potenza di Dio nella scelta d'amore che opera nelle nostre vite e che appartiene a ciascuna e ciascuno di noi. Ascoltiamo questa nascita di Giovanni.
"Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All'istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui. Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.".
C'è sempre poco da dire, su un bambino, Gesù, se non goderne la grazia e spettegolare, un poco, sulla sua bellezza ("è tutto sua madre!"... "ha gli occhi di suo nonno paterno" ... "guarda! stringe i pugni come faceva suo padre da piccolo!").
Ma nel caso di Giovanni c'è, in più e sopratutto, qualcosa che non può essere detto, un'esperienza di cui è meglio tacere, e che segna la sua vita nel profondo: Dio ha scelto Giovanni dal Suo immenso Presente e l'ha deciso come carne di vita nei nostri spazi e tempi, mettendolo nel grembo di sua madre. 
Come succede a te, Gesù, per cui Giovanni ti è precursore anche in questo.
Poi c'è da aspettare che le cose accadano e Giovanni inizi a manifestarsi a Israele come "annuncio", preghiera e conversione dalla nostra realtà di male, per attendere la prossima venuta di chi è, in sé, il Giudizio di Dio, di chi è l'amore Dio che viene tra noi per viverci e farci vivere. Questo annuncio esiste e si fa nella vita di Giovanni, è il suo compito di profeta. Ma è, anche, il compito e la scelta di ciascuna e ciascuno di noi: dobbiamo annunciare la tua venuta ogni giorno con la nostra carne di vita. E pure con le parole, se necessario. Amen amen.
ciao r

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