Gesù, ovvero "Ista formosa quae fecisti". Gesù, lo sai, mi hai aiutato a scriverlo. Finalmente ho il romanzo, che considero la mia testimonianza su te, sul fatto che tu, con il tuo amore, hai vinto il mondo. Tu hai già vinto il mondo e fai trionfare l'amore. Nonostante ciò che a noi sembra. Così riporto la sfida che faccio alle mie possibili future lettrici e lettori, nella bandella di copertina. Immagina una società che va oltre la guerra come modo privilegiato per decidere i conflitti. Immagina una società che rende la vita umana molto più sana e lunga. Immagina una società che esalta le capacità femminili di operare e agire fuori e oltre la maternità e la famiglia. Immagina una società che sceglie l’individuo come centro di ricerca di piaceri e potenza. Immagina una società così ricca da rendere vana ogni ricerca e speranza di trascendenza. Immagina... Qui di seguito c'è il retro di copertina, dove metto le valutazioni che nacquero in me quando il romanzo assunse ...
per essere te, Gesù: vita dono che ci fa primavere di speranza. Cagliari, 28/29 marzo 2025, Gesù, Gesù mio, amico e Signore. Tu sai quali sono i miei problemi, e quali speranze e desideri affido al tuo umile e potente amore felice, fedele e libero. Solo tu sai qual è l’unica preghiera che ti affido per me, ogni giorno a qualsiasi ora, sempre desiderando e provando di farla accompagnare dalle intenzioni, raccomandazioni e cure per ciò che succede attorno a noi, a me. Questo è quello che abbiamo fatto insieme, fin dal 2012, in questa pagina della Rete intitolata al tuo nome. Oggi non posso fare un ragionamento o una meditazione. Oggi posso solo chiederti aiuto. Oggi, infatti, sospendo le mie risonanze sul tuo Vangelo, le piccole parole che vogliono raccontare la tua presenza nella mia vita e preghiera. Esse mi hanno accompagnato e protetto dal 2012 a oggi, custodendo ogni mia realtà nel tuo cuore umano e divino. Non credo di essere stato all’altezza dei doni d’amore che ...
uomo scandalo, amore scandalo. Tu fai scandalo, Gesù, perché dai la tua vita e predicazione come pietra d'angolo per capire e vivere la Parola di Dio, la Torah, la Legge-Insegnamento dato da Dio a Israele. Cosa c'è, di concreto, in questo brano di Marco, ripreso in molti modi anche dagli altri evangelisti? C'è un rifiuto. A Nàzaret ti rifiutano perché non sanno chi sei, ma sopratutto perché ciò che sanno di te dice a loro che non puoi leggere la Torah e i profeti come fai tu. Tu sei il falegname, figlio di Maria, sei vissuto lì fino a che non t'è venuta la mattana di fare il predicatore, il profeta o chissà che cosa. Tutti si ricordano di te, di come lavoravi, e tue sorelle e fratelli sono ancora con loro. Ma a chi vuoi fare credere di essere chissà chi, Gesù? Loro ti conoscono bene, fin dalla tua nascita e dalla tua infanzia, tu sei uno di loro, tutte queste cose non le puoi fare. Non ti credono. E per quello in cui credono che c'è qualcosa di più in te, cioè per ...
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