A ogni creatura

è proclamata la bella notizia di Dio, pienezza d'amore.
Siamo andate e andati in tutto il mondo, Gesù, e abbiamo proclamato la tua bella notizia, la nostra bella notizia: tu sei risorto e con te, in te, per te siamo nella realtà dell'amore Dio che vive e opera in mezzo a noi. Ma i segni che hanno accompagnato questa proclamazione non sempre sono stati quelli che tu hai ricordato. Anzi, spesso sono stati dettati solo da nostri demoni. Ascoltiamo con umile attenzione la tua voce di vita, perché è solo lei che salva e noi abbiamo bisogno del suo perdono e della tua vita.
"Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.".
La proclamazione della tua realtà è solo gioia e felicità che non possono essere fermate e trattenute. Devono uscire fuori da noi e andare a operare nel mondo: tu, Gesù di Nàzaret, sei stato tra noi la mano di Dio potente in opere e parole; sei stato crocifisso sotto Ponzio Pilato come bandito e ribelle ai poteri del mondo; sei risorto, hai vinto la morte e distrutto gli inferi, ti sei manifestato ai tuoi amici, e ora sei seduto 'alla destra di Dio' sul Trono d'amore dell'Altissima pienezza d'amore. Ma non ci hai abbandonato e sei sempre con noi per farci amare e renderci capaci di accoglienza e perdono.
Ascoltiamo i segni che accompagnano questa parola di libertà e felicità dell'amore donato.
«Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Perdonaci, Gesù, e aiutaci a perdonarci e perdonare. 
Infatti troppo spesso abbiamo imposto demoni, come in tutto il nostro colonialismo in Africa; ancora più spesso abbiamo imposto lingue vecchie senza minimamente imparare le lingue nuove che ci venivano offerte, come nei genocidi da noi fatti nelle Americhe; abbiamo usato serpenti e veleni come strumenti di controllo, recando danno a noi e a chi abbiamo tormentato fino a far morire, come negli stili di vita dettati dal dominio sull'altra persona, vivi fin dentro le nostre famiglie; così non abbiamo curato i malati e, anzi, abbiamo usato le malattie come strumenti di strage e potere. 
Perdonaci, e aiutaci a perdonarci, anche invece perché abbiamo anche fatto come tu ci chiedi. Questo testimoniano moltissime vite affidate al tuo amore, vite tue amiche che hanno fatto come te nelle loro esistenze donate. Per loro, Gesù mio, qui ricordiamo solo i monaci del monastero di nostre Dame dell'Atlante, a Tibhirine, in Algeria: Christian de Chergé, 59 anni, monaco dal 1969, in Algeria dal 1971; Luc Dochier, 82 anni, monaco dal 1941, in Algeria dal 1947; Christophe Lebreton, 45 anni, monaco dal 1974, in Algeria dal 1987; Michel Fleury, 52 anni, monaco dal 1981, in Algeria dal 1985; Bruno Lemarchand, 66 anni, monaco dal 1981, in Algeria dal 1990; Célestin Ringeard, 62 anni, monaco dal 1983, in Algeria dal 1987; Paul Favre-Miville, 57 anni, monaco dal 1984, in Algeria dal 1989.
Aiutaci, Gesù, ad amare l'umanità in noi, in te, attorno a noi e nella vita di Dio; aiutaci ad amarla nelle vite che incontriamo e per le quali solo il nostro sorriso e la nostra felicità nell'amore proclamano la tua bella notizia.
ciao r

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