Dov'è l'amore,

e dov'è il male, Gesù?
Episodio che fa da paradigma e modello contro le nostre ipocrisie su ciò che è bene e male. Qui abbiamo il tuo modello e il tuo metodo per la nostra condotta sulle cose del mondo.
L'episodio è violento. Non solo per il fatto in sé: una donna nuda o seminuda è portata davanti a te con l'uso della forza. La violenza principale è nel fatto che chi ha deciso di agire in questo modo è strumentale. Se non ci fossi stato tu al tempio a insegnare a "tutto il popolo" quella donna avrebbe continuato il suo adulterio fino alla noia. Però ci sei tu, e tu sei chi vogliono lapidare, così trascinano quella donna seminuda davanti a te e ti chiedono che cosa ne dici.
Ti rifiuti di guardare quella scena e taci: «Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra».
Impariamo ad ascoltare il tuo silenzio e la tua attenzione.
"Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adultèrio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adultèrio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell'interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch'io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».".
Che cos'è più importante? L'applicazione rigorosa della norma o essere innocenti dal peccato che stiamo giudicando? Essere, cioè, libere e liberi dal male che vogliamo eliminare uccidendo la persona che ha compiuto quel peccato.
La tua risposta è bellissima, Gesù, perché significa che dobbiamo accogliere in noi, nelle nostre vite di carne e sangue e cuore, la libertà di amare che D** ci propone con te.
«Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei».
Tu, solo tu sei senza peccato. Quindi tu potevi iniziare la scelta di morte per quella donna. Ma tu sei senza peccato perché sei amore, perché sei accoglienza nell'amore, sopratutto per chi ha peccato e cerca amore, riparazione, consolazione. Invece noi siamo rifiuto dell'amore e costante offesa di male contro D** pienezza d'amore. Come possiamo giudicare? quindi dare la vita o toglierla? come possiamo metterci al posto di Dio?
«Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei».
Mi piace pensare, Gesù, che l'ultimo di questi maschi con le pietre in mano, il più giovane, ancora ti guarda mentre scrivi nella polvere, poi guarda quella donna, nei cui occhi trionfa una luce di vita e speranza. Lei risponde allo sguardo. Allora questo giovane maschio lascia cadere la sua pietra, si toglie il mantello e lo porge alla donna, che si copre. Poi va via con un nodo nel cuore. Così vi libera e inizia a liberare anche se stesso.
"Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch'io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più»".
Amare come tu ci ami e pure di più, questo è il comandamento. Aiutaci a farlo ogni momento della nostra vita. Amen, Gesù, amen.
ciao r

Commenti

Post popolari in questo blog

Belle forme dei corpi,

tu, Gesù di Nàzaret: Dio scandalo,

La scelta facile