La fiducia di

amare è la tua vita, Gesù di Nàzaret.
Sai quanto amo questo brano del tuo Vangelo secondo Matteo, Gesù. E sai che mi ritrovo dentro la tua scelta di vita, quella che emerge dalle tue risposte. 
Sono convinto che qui, in questo breve contesto narrativo, è detta tutta la tua esistenza e queste tre tentazioni, così chiare e didattiche, sono il modello della lotta che hai sostenuto, ogni giorno della tua vita pubblica, per difendere e promuovere la Parola di Dio che viveva in te e quel regno dei cieli che annunciavi e che si avvicina a noi grazie al tuo amore.
Così non è importante sapere se "le cose" sono andate veramente così e se, per dire, hai davvero digiunato 40 giorni senza morire, così che alla fine avevi fame davvero e ti saresti mangiato quelle pietre senza alcuna trasformazione, solo per riempire lo stomaco.
L'importante è ben altro, perché dobbiamo capire e scegliere la tua realtà: nella tua missione tra noi e per noi sei sempre stato tentato di farla diversa da come è stata per deciderla com'era più facile, per soddisfare anche i tuoi bisogni, per farla vincere attraverso il potere umano. Non è stato così perché ti sei sempre rifiutato e hai obbedito all'amore che vivevi: ti sei fidato di amare e amarci a ogni prezzo, fino alla fine. 
Così sei stato mite e umile di cuore, perché eri abitato da Dio e il suo amore colmava ogni istante della tua carne di vita e non ti ha mai abbandonato. Anche in croce.
Ascoltiamo le tue tentazioni, Gesù, e viviamole perché sono le nostre e le tue risposte ci nutrono.
"Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane». 
Ma egli rispose: «Sta scritto:
Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti:
Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo
ed essi ti porteranno sulle loro mani
perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:
Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai».
Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti:
Il Signore, Dio tuo, adorerai:
a lui solo renderai culto».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.".
Il pane facile e senza fatica, la certezza di possedere propria vita sempre "sana e forte", avere e usare il potere umano sopra altri umani.
Ovvero la negazione di Dio.
Così intesi, infatti, pane, salute e potere significano rifiutarsi all'amore Dio che è libero e offre libertà, quindi toglierci dalla sua presenza in noi, per cercare garanzie e certezze solo nelle nostre realtà umane, usando il potere che abbiamo di cambiare le cose, di ordinare il mondo in modo diverso da come l'abbiamo trovato, e ridurre mondo e vita alle nostre decisioni.
La tentazione della tua missione tra noi è proprio questa: essere il Messia di Israele come quell'essere umano che cambia le realtà politiche e sociali del mondo, ma lascia i nostri cuori, cioè le nostre intimità e le nostre emozioni, esattamente come erano prima: prigioniere dell'egoismo.
A questo ti rifiuti radicalmente, perché ti fidi di amare e fai della tua vita un dono d'amore, dato a chiunque lo voglia e senza chiedere passaporti o test d'ingresso: basta essere ferite e feriti dalla mancanza d'amore per cercare e trovare sollievo e aiuto in te.
Questo ci dicono le tre risposte che dai al satana.
«Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».
«Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».
«Il Signore, Dio tuo, adorerai:
a lui solo renderai culto».
Libertà è fidarsi dell'amore, delle concrete realtà di storie, eventi, corpi, persone, situazioni in cui ci troviamo ad amare. Anche se (o quando) ci pare impossibile amare, possiamo sempre amare. Anzi, proprio in quel caso dobbiamo sempre amare, fidandoci di Dio che ci chiede di amare, nonostante tutto, perché è proprio ciò che fa Dio con noi e per noi.
Aiutaci a farlo, Gesù, per fidarci dell'amore che diamo e di quello che riceviamo. Aiutaci ad amare come ami tu, nelle libertà della mitezza e dell'umiltà di cuore.
ciao r

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