Capire Dio,

l'incredibile amore.
Ti voglio bene e ti seguono con amore, ma non ti capiscono, nulla. In realtà, Gesù mio, inizieranno a capirti solo dopo la tua risurrezione, quando avranno accettato, a fatica, che sei morto come uno schiavo qualsiasi su una croce e che "ora" sei risorto e vivi alla "destra di Dio", ma con le cicatrici solenni della tua morte nel tuo corpo-sangue ormai divino.
I Vangeli sono la testimonianza scritta di questa "fede", cioè di quella esperienza che le tue amiche e i tuoi amici fanno di te vivente, che spieghi e rendi comprensibile la tua vita prima della tua passione e morte. Così, infine, ti scelgono e hanno proclamato il tuo nome ovunque, senza badare al prezzo.
Perché il prezzo sei tu, che li hai amati e, quindi, hai amato pure noi. Il prezzo dell'amore pagato da chi è solo amore.
Ascoltiamo la tua vita, perché pure noi siamo capaci di amare come tu ami: con libertà e dono completo di sé.
"Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».".
Ribadisci la spiegazione della tua vita, e della loro, come priva di difese, e non capiscono. Ti fidi di Dio tuo Padre e sai che capiranno e così, infine, fai qualcosa che si sarebbero ricordati di certo, compi un atto che li scandalizza sul serio. Metti un bambino in mezzo a voi e ne fai il luogo esemplare della spiegazione che stai dando.
«Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
Chissà chi era questa creatura infante che prendi e abbracci. Era maschio o femmina? Chissà cosa le è rimasto del tuo abbraccio e della tua testimonianza di importanza, per cui Dio si manifesta e si fa presente specialmente in chi è debole, senza difese, nel bisogno di avere protezione e cura, pieno dell'unica libertà che conta per Dio Altissimo: amare con fiducia consapevole, ingenua (senza malizia!) e pronta.
È molto più che essere servitore di tutti. È come se dicessi che chi è primo tra noi è privo di difese, ha bisogno di protezione, si fida dell'altro senza alcuna malizia. 
Aiutaci a farci inermi nel mondo, Gesù, privi di potenza umana, dati alla presenza e testimonianza di Dio Padre Madre, pienezza d'amore che ci ama.
ciao r

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