I nodi della vita e

i legami del tuo amore.
Che cos'è l'amore che chiedi e proponi? Come lo offri a chi chiami a fianco a te, dietro a te, per seguirti e per amarti?
Lo sappiamo solo dalla tua vita e dai tuoi comandamenti, lo apprendiamo soltanto dalla continua masticazione della tua parola, per digerirla e incarnarla nella nostra vita. Quindi un solo episodio non basta, occorre leggerlo dentro tutta la tua vita e in ciò che è successo dopo la tua morte e resurrezione; bisogna sempre accettarti in tutte le tue realtà e non in una soltanto, quella che preferiamo. Così questo episodio famoso, che ci la differenza tra il tuo amore e i nostri amori. Ascoltiamo la tua vita con il cuore ferito dalla tua presenza.
"Giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».".
Sono sicuro che poi sei andato ad abbracciare e baciare tua madre per renderle onore, e salutare in amicizia tue sorelle e fratelli. Ma dopo. Quando hai potuto, liberato dalla folla che ti cerca e ti vuole suo. Prima, però, hai precisato che i nodi d'amore che ti legavano a loro erano stati sciolti nella tua missione e che l'amore di cui vivevi, la pienezza d'amore che ti abitava, era ormai l'unico amore che vivevi e volevi.
«Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Sciogli il matrimonio? Abolisci ogni amore umano? Ovviamente no, ma li collochi dentro le realtà vive della presenza di Dio e, quindi, dell'amore che riceviamo e doniamo, che facciamo con Dio. Infatti quest'amore, vissuto con semplicità e purezza di cuore, senza orgogli, ci porta "subito", cioè in ogni nostro vivere immerso nel tempo e nello spazio, alla felicità dell'Istante dove Dio vive il suo amore con ciascuna e ciascuno di noi, quindi alla gioia di gustare qui e ora il suo "bel paradiso", come dice Teresina di Lisieux, che se ne intendeva. L'Eterno si rende dinamico nelle nostre vite e fa di ciascuna nostra esistenza la sua casa e la sua azione d'amore nel mondo, senza imporci condizioni ma chiedendo la fedeltà all'amore, che è sempre immediata, spontanea e totale.
Se viviamo l'amore come tu ce lo doni, Gesù, possiamo fare nostra la tua domanda e testimoniare la tua stessa risposta.
L'amore è la nostra libertà di fare la volontà di Dio, cioè amare sempre e senza limiti. 
ciao r

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