La tua parola

è vita, mite vita vivente nell'amore e per amare.
Posso solo fare silenzio, Gesù, e ascoltare questa tua parola che viene dalle profondità di Dio fino alle nostre carni e alle nostre vite che, ascoltandoti e vivendoti, son rese miti e umili, come il tuo cuore di Dio diventato carne. Posso solo far tacere i miei furori, perché solo così tu hai spazio d'amore nella mia vita e vieni a prendere dimora in me. 
Ascoltiamo questa tua carne d'amore che fa vivere Dio in noi.
"In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.".

Qui c'è tutto quel Dio «mite e umile di cuore» (Mt 11,29-30) che ci regali, Gesù, da cui si può sapere l'amore, imparare come si ama. Qui è il principio del racconto del Dio presente tra noi perché ama, che si fa agnello (in te, con te, per te!) per indicare che il suo scopo è solo amare ed essere amato.
Qui c'è l'indicazione del dono che riceviamo da te: 
«E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità».
Vedere, conoscere, contemplare, gustare Dio che ama oltre ogni attesa. Prendere la tua vita di Dio e farla nostra nella comunione di cuori e carni. Vivere per amare e amare per vivere, sapendo che non siamo soli perché Dio si è incarnato e ha preso dimora in noi.
Amen amen.
ciao r

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