Il canto

dell'amore liberato.
C'è così tanto da vivere, scrivere e dire sul canto di tua madre, Gesù, che forse è meglio, almeno stamani, non dire niente. Solo una cosa che mi brilla nel cuore.
Intanto è meglio ascoltarlo, questo canto felice di una donna giovanissima, che è appena arrivata a destinazione con un viaggio faticoso. Ascoltiamo il canto dell'amore liberato di Maria di Nàzaret, sapendo o immaginando tutta la polvere, il sudore e la fatica che lo rendono ancora più bello. Facciamoci impolverare dalla libertà di Maria di vivere l'amore, sempre.
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
In greco c'è l'aoristo, quindi tutti i verbi tradotti in italiano al passato prossimo possono anche essere tradotti al presente: "dispiega, disperde, rovescia, innalza, ricolma, rimanda, soccorre". Cambia poco, perché anche il passato prossimo, in italiano, implica un'azione che continua nel presente, cioè che è sempre attiva. Ma l'indicativo presente rende molto di più la realtà della Presenza di Dio, cioè 'il fatto' di quella pienezza d'amore che, ininterrottamente, si svolge e riversa nel mondo solo attraverso le nostre carni, proprio come fu ed è nella carne di Maria tua madre.
Quindi è sbagliato chiedersi che cosa si è realizzato nella storia di questa descrizione dell'azione di Dio. Bisogna chiedersi, piuttosto, che cosa faccio io perché queste azioni di Dio si realizzino anche attraverso la mia vita concreta, fatta di carne e sangue. 
Cosa faccio io, ogni giorno nella mia vita, per poter cantare insieme a Maria di Nàzaret "grandi cose fa in me l'Onnipotente"?
Aiutaci, Gesù, ad accogliere Dio nelle nostre carni per farci ingravidare di vita e d'amore, così che anche da noi nascano frutti d'amore capaci di cambiare le nostre vite e le vite attorno a noi, così come descrive Maria tua mamma nel suo canto dell'amore libero.
ciao r

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