Questa generazione
Spesso mi chiedo che cosa è davvero successo, Gesù, dopo la tua morte e resurrezione. Sul piano solo storico c'è un gruppetto di un centinaio di persone, nessuna particolarmente rilevante e, tra l'altro, mischiate tra maschi e femmine così che la loro credibilità era molto indebolita. Un bel giorno, un mesetto circa dopo la tua morte in croce e senza alcuna ragione visibile, questo gruppetto di persone si sveglia e nei cento anni successivi, diffonde la tua parola e la tua vita ovunque gli capiti di arrivare camminando, a dorso di mulo, in barca. Innanzitutto tra le comunità ebraiche sparse ovunque e fra i pagani conquistati dalla Torah e dalla Legge del popolo di Israele. Che cosa strana.
Da allora sono passati duemila anni e "il mondo" è cambiato con una radicalità e una potenza imprevista e imprevedibile.
«In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga».
La tua vita, Gesù, è la forza che ci guida a quell'amore Dio che desidera amarci nella Pienezza trionfante del suo amare, insieme una a uno e non tutte e tutti insieme, come umanità indifferenziata. Ascoltiamola.
"E Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».".
I segni dei tempi.
Fai un esempio preciso, l'albero dei fichi e dici di osservare la crescita dei germogli, ma senza fiori, perché il fico non fa fiori. Occorre capire dalla crescite delle foglie e dei rami che l'estate si avvicina. Noi ragioniamo in termini di decenni, inevitabilmente e se ci va bene. Tu no.
«In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga».
Gesù, possiamo dire che quella generazione di Israele che ti ha conosciuto e diffuso nel mondo è passata? Certo, sono morti fisicamente, ma vivono e operano nelle eredità "spirituali" e "carnali" delle loro esistenze: cioè, vivono nel fatto della loro testimonianza di te per cui, a un certo punto, circa un mese dopo la tua morte, hanno dato tutta la loro vita all'annuncio della tua "bella notizia" che il regno di Dio è tra noi e sei tu, crocifisso, risorto e vivo in mezzo a noi.
"Questa generazione", la tua, quella che ti ha ascoltato e vissuto, non è ancora passata, ma vive e opera con noi e tra di noi. L'albero di fichi sta germogliando e fra un poco, magari, vedremo spuntare i primi frutti.
Osserviamo i segni dei tempi con fiducia in te e non nelle nostre abilità, forze, potenze: «Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
Aiutaci, Gesù, a testimoniarti nelle nostre vite che esistono nel tuo amore, per il tuo amore. Facci amare senza limiti.
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