L'attesa è
La tua attesa, Gesù, è il tempo pieno di vita che ci è stato donato per amarti e, quindi, per amare. Per amare molto, come dici tu (Lc 7,36-50), in una scelta piena di errori e difficoltà, ma che raggiunge sempre Dio Padre Madre e il Suo cuore d'amore e di desiderio di amare ed essere amato, amata.
Ascoltiamo la tua parola e l'invito, urgente, ad amare.
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Che cos'è la preghiera a cui ci inviti, Gesù? Quella preghiera continua, incessante, che non smette mai, e che (se va bene!) si concentra in qualche giaculatoria capace di raggiungere e ferire il cuore di Dio. Gesù, amico maestro sposo, aiutami, aiutami ad amare. Innanzitutto pregare sempre, allora, mi pare significhi amare, senza mai smettere. Quindi e in primo luogo, avere pazienza e usarla con amore, cioè con gratitudine e desiderio di donarsi nel fare amore, con te e con altri esseri umani, quindi. Ma anche con tutte le creature del mondo che incontro, di cui e con cui vivo. Significa gustare ogni momento della vita con attenzione. Perché ogni momento della vita ha valore davanti a Dio.
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso».
Ogni giorno della nostra vita è "quel" giorno, in ogni giorno può succedere che tu torni e così l'amore accade e finalmente tu regni tra noi. A questa attenzione serve la preghiera continua, nel suo incessante offrire ogni momento della mia vita a te, Gesù, che lo offri a Dio Padre Madre e, solo così, alle vite che mi circondano e di cui vivo.
Aiutami a essere questa attenzione paziente che sempre ama perché si fa fontanella, certo così piccola e povera ma costante, dell'acqua d'amore che sei tu, Gesù di Nàzaret, figlio dell'uomo e figlio di Dio.
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