Piccolo e povero,

ma potente oltre ogni misura che noi conosciamo o immaginiamo.
Siamo pieni di vanità e di orgoglio, Gesù, stentiamo a credere che il regno di Dio sia tra noi con te e in te, e che tu ne usi la potenza per guarire una signora storta da diciott'anni (Lc 13,10-13) e non per restaurare il regno di Davide re, cacciare i romani e dare libertà e potenza al tuo popolo. Allora ci prendi per mano e ci spieghi la realtà del regno con due parabole, con due esempi facili. Facciamo risuonare la tua voce in noi, Gesù, lasciamo che il tuo canto ci liberi.
"Diceva dunque Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami». E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».".
Il regno di Dio è piccolo. Quanto un granello di senape, che è proprio piccolo. Ma questo piccolo seme, se messo nelle condizioni giuste di terra, umidità, acqua e luce diventa una pianta grande, dove è possibile fare il nido. Di più. Il regno di Dio è la piccola quantità di lievito che serve a preparare il pane. E anche qui sono decisive le condizioni in cui è messo il regno di Dio perché possa agire con tutta la sua potenza. Il tuo regno, Gesù, è piccolo e povero, ma, quando è messo nelle condizioni giuste, agisce e trasforma. Non cambia il mondo di colpo, come Alessandro il macedone vittorioso in guerra, ma discretamente, solo con amore. Alessandro uccide, violenta e stupra. Tu curi, guarisci, risani, liberi. Questa donna qui è guarita, quel bambino lì è liberato dai suoi demoni, quell'uomo ti ascolta e conosce l'amore: tu cambi il mondo perché ogni cuore e ogni vita che t'incontra è liberata dal male, cioè vive la bellezza e la pace. Il tuo regno vince così, nella carne e sangue di ciascuna e ciascuno di noi, che cresciamo fino a diventare casa per altre vite o cibo e pane buono per tutta le nostre comunità e famiglie d'amore.
Così vince il tuo regno e solo così tu torni: se noi prepariamo le condizioni perché il tuo seme muoia e diventi pianta e perché il tuo lievito agisca e faccia buon pane.
Aiutaci, Gesù, a preparare il tuo regno nelle nostre carni e vite, amando sempre, una a uno. Come hai fatto e fai tu.
ciao r

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