Senza potere,

inermi, e con l'amore più fragile, quello che si affida.
Quasi sempre cerchiamo noi "soluzioni forti", per decidere la maggior parte delle situazioni in cui ci troviamo coinvolti e, così, costruiamo "ruoli di potere e di comando" che ci consentano di agire nel reale, per incidere nel mondo.
Ma questa nostra scelta è, forse, il nostro maggior peccato e nulla entra nella tua parola. Non ha parte con la tua vita.
Ascoltiamo la tua voce che ci ama e accogliamola.
"Nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande. Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande». Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».".
Chi è il più grande? Un bambino di circa cinque o sei anni, mi piace immaginare. Un essere umano che ha bisogno di tutto, in primo luogo di un amore di cui fidarsi, cui darsi. Un bambino, infatti, è "inerme", senz'armi, disarmato, ma di più, è incapace a usare ogni arma; è un essere umano che ha bisogno di fiducia e protezione e le cerca nel tuo abbraccio, Gesù, Signore e amico. Questo tu ci proponi.
«Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».
Ma c'è molto di più. Giovanni cerca conferme e ti dice che hanno impedito a uno di fare del bene e guarire agendo nel tuo nome e l'hanno fatto «perché non ti segue insieme con noi», perché non è dei nostri. Tu sei nostro, Gesù, ci appartieni, non possiamo perderti e cederti a chi non è dei nostri.
Anche qui ci smentisci: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi». Chi semina il tuo nome e la tua vita sta regalando ad altre persone fiori e frutti d'amore e libertà e non bisogna impedire a nessuno di amarti e di agire nel tuo nome in pace e in libertà.
Siamo noi che apparteniamo a te e non tu a noi. Ma è un atteggiamento difficile da scegliere, dura da vivere. Così mi sembra che siamo lontane e lontani dal tuo amore libero, Gesù. Aiutaci a farci bambine e bambini affinché apparteniamo al tuo amore: la libertà che libera amando.
ciao r

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