Mite è

chi accoglie, anche il rifiuto dell'amore.
Tu sei mite, Gesù. Noi no, anche se vorremo esserlo o, almeno per molte e molti di noi, c'è il continuo tentativo di essere miti davanti alle violenze del mondo. Allora "essere miti" non è una scelta etica, ma accoglienza, accettare e accogliere la presenza d'altro anche quando è violenza. Magari protestando, come fa Giobbe, ma senza scegliere l'inferno della violenza che ci viene fatta replicandola con altrettanta violenza. Mite sei tu, Gesù, perché mite è Dio, Pienezza d'amore che si dona sempre, senza limiti.
Allora aiutaci a essere miti come te, Gesù, perché ne va della vita, ma di tutta la vita e non solo della nostra.
"Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.".
Vicenda chiara, quasi parabolica, esemplare.
Un villaggio della Samaria vi rifiuta perché state andando a Gerusalemme, cioè, vi conosce come nemici. I nemici vanno respinti, allontanati. La reazione di Giacomo e Giovanni è esemplare e si è ripetuta uguale per tutti questi duemila anni in cui ci siamo chiamati col tuo nome.
«Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».
Giacomo e Giovanni sono sempre più abituati alla tua capacità di agire nella natura e nel mondo. Loro personalmente, forse, non riuscirebbero neppure ad accendere un fuoco piccolo, ma tu puoi moltiplicare il pane per migliaia di persone, guarire chi non può essere guarito, far vedere la tua bellezza che spaventa. Solo tu puoi far scendere «un fuoco dal cielo che li consumi», ma dicono che lo faranno loro perché tu "sei buono", sei mite e accogli anche il rifiuto. Invece il mondo è cattivo, Gesù, e devi imparare a viverlo, usando anche la sua cattiveria per poterla distruggere. La tua risposta è netta.
"Si voltò e li rimproverò".
La scena è precisa. State camminando perché quel villaggio vi ha rifiutati. Senti la loro frase, ti fermi, ti giri, li guardi e li rimproveri. Un tuo rimprovero di quelli che entrano nel cuore e lo feriscono. 
Tu sei amore, amore che si dona; se il dono viene rifiutato, accogli anche questo rifiuto e te ne vai, con tutti i tuoi doni. Capiterà un'altra occasione per donare il tuo amore a chi oggi ti rifiuta. Ogni azione di morte data col dominio su mezzi di morte non ti appartiene, non è parte di te. 
Tu sei amore, solo amore mite.
Gesù, amico, fai arrivare anche ai nostri cuori il rimprovero che fai a Giacomo e Giovanni, facci sentire indegni di te, perché ancora ti chiediamo violenza e morte contro chi ci e ti rifiuta. Aiutaci a essere solo amore, a farci ferire e scottare nel cuore da questo tuo amore mite, così affilato e rovente che solo lui ci libera da ogni morte.
ciao r

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