Le molte realtà

della vita nella Presenza di Dio nel mondo.
Tu sei la Presenza di Dio tra noi, Gesù di Nàzaret.
Una Presenza che opera in modo sempre efficace e riesce a ottenere grandi risultati anche da condizioni e realtà del mondo piccole, fragili, troppo spesso ferite. Questo è stato vero nella tua vita narrata dai vangeli ed è vero anche oggi, nei modi stupendi e silenziosi, umili, con cui riesci a ottenere vittorie belle e generose dalle nostre sconfitte.
Ma perché questo sia sempre vero e si realizzi sempre di più serve una condizione irrinunciabile: entrare nelle realtà del mondo, accettandolo così com'è, agendo e pregando ogni giorno nel nostro piccolo, nel nostro essere feriti, perché tu vinca e l'amore Dio trionfi.
Ascoltiamo la tua vita, Gesù, col cuore pieno delle tue carezze.
"E tutti restavano stupiti di fronte alla grandezza di Dio. Mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.".
Non è poco quello che fai vedere e ci indichi. Agisci e sani ferite umanamente incurabili e lo fai con semplicità, con umiltà, usando la realtà della tua vita interamente orientata a Dio, rivolta a portare tra noi la Sua bellezza di gioia. Tu sei solo preghiera, Gesù, una preghiera sempre efficace perché intrisa, immersa in Dio. Tutto ciò che vuoi lo ottieni, è tuo.
Ma non basta. 
Tu vuoi sul serio cambiare i nostri cuori dalla condizione di pietra in cui sono, indifferenti e morti all'amore, alla condizione di carne, in cui tu sei e ci vuoi, dove sanno soffrire e gioire nel gustare, con tutti i sensi di cui siamo capaci, le tante varietà dell'amore e, così fanno altro amore.
Ma per farlo la condizione è solo una.
«Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».
Anche noi "abbiamo timore a interrogarti su questo argomento", Gesù, ma è la chiave di volta, la pietra angolare che regge tutto. Siamo duemila anni che cerchiamo (con tanta fede e disperazione, amico mio) domande filosofiche, teologiche, poetiche, antropologiche che possano metterti in imbarazzo e ci consentano di capire perché Dio amore, potenza infinita e presente di ogni amare, per vincere come Lui/Lei vuol vincere, ha bisogno di «essere consegnato nelle mani degli uomini».
Sono convinto, di cuore, che non è "tutta paglia", come disse Tommaso d'Aquino parlando della sua fatica, quando vide il tuo sorriso, poco prima di finire la sua esperienza del mondo.
Ma certo dobbiamo rispondere alla tua domanda d'amore solo facendo come hai fatto tu. Così anche noi ci consegniamo alle mani degli uomini, ma senza farne parte, straniere, da migranti e da senza casa, in umiltà e povertà, forti dell'amore infinito che tutto regge.
ciao r

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