Bellezza

è la sovrabbondanza a tutto l'amore che diamo.
C'è un "in più" nella vita, Gesù, ed è la bellezza.
Noi cerchiamo la bellezza e, troppo spesso, non la troviamo. Ma la bellezza non è un utile o un vantaggio, la bellezza è il dono che si ottiene "in più", oltre il lavoro fatto e il suo risultato, ma solo se a quel lavoro abbiamo dato ascolto e attenzione umile e consapevole. La bellezza cresce da ogni nostro lavoro, sempre in più ad esso, eppure nasce anche da come abbiamo lavorato; la bellezza è per soprammercato, scriveva e faceva Cristina Campo, testimoniando così la tua attenzione, Gesù, alle manifestazioni pubbliche e umili dell'amore, quelle che Dio abita nella Sua sovrana e delicata libertà di amare.
Proprio come tu ci offri nel bellissimo vangelo di oggi, da mangiare piano, gustando ogni sapore. Nutrendoci di bellezza.
«Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».
Si parla d'amore e l'amore non può essere mai nascosto.
Se accendiamo una fiamma e la mettiamo sotto un vaso la fiamma si spegne, se la mettiamo sotto il letto, incendia tutto. L'amore illumina e scalda, per questo è pubblico e manifesto. L'amore è libero, e libera: scalda, fa star bene, tutte le persone vicine alla sua fiamma. Quindi non è mai "osceno", di cattivo augurio o che si nasconde. L'amore dona: è libero e libera, E in ogni modo di relazione si manifesti.
«Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate».
L'amore non può essere tesaurizzato, deve sempre essere speso davanti al mondo «perché chi entra veda la luce» e ne goda e ne faccia godere. L'amore infatti è sempre da godere e gustare, l'amore che siamo e ci è stato donato, quest'amore è da offrire pubblicamente, come un buon pane caldo, lasciando che chiunque lo gusti, lo mangi, perché se ogni fame è terribile, la fame d'amore è devastante, infernale.
Chi dona e regala amore non sarà mai privo d'amore, sarà sempre ricco di vita e, sopratutto, di quell'oltre della vita che è la bellezza, ciò che D** Pienezza Immensa aggiunge, timidamente e delicatamente, ai nostri pani d'amore.
Infatti «a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».
Facci sempre più ricchi di te, Gesù, perché diamo e doniamo tutto ciò che siamo e abbiamo, ma in specie l'amore.
ciao r

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