Per farsi conoscere
La parabola è semplice. C'è chi si fa riconoscere da te, Gesù sposo, perché ha sempre con sé l'olio per tenere accesa la lampada e illuminare la tua presenza tra noi, il tuo corpo tra i nostri corpi, e c'è chi non ce l'ha. La differenza, infatti, è tra sagge e stolte, non fra buone e cattive. Sagge e stolte, beninteso, rispetto allo sposo, a te, non rispetto al mondo. Però un poco tifo anche per le stolte lo faccio, Gesù, lo sai.
Tuttavia la differenza è acuta e coglie nel segno: occorre perseverare nell'attesa, stare attente ad avere sempre olio per il tuo arrivo alle nozze. Perché arrivi quando vuoi e noi siamo qui per vivere le tue nozze con noi. Per questo scopo sono necessarie tutta la nostra costante attenzione e una prudente vigilanza. Ascoltiamo la tua parola, Gesù, che dà l'olio necessario per illuminare i tuoi passi tra noi, il tuo corpo nelle nostre vite.
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Prendere con sé l'olio è una scelta a monte. La si fa all'inizio. Dieci ragazze sono incaricate di fare luce all'arrivo dello sposo, di queste «cinque erano stolte e cinque sagge». Tutte e tutti siamo incaricate di dare luce al tuo arrivo alle nozze, cosa che va fatta senza dare niente per scontato. La cosa indispensabile è l'olio per le lampade e, allora, la differenza tra stolte è sagge è nella cura che dedicano alla loro preparazione.
«Le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi».
Tutto il resto è conseguenza di questa scelta iniziale.
L'attenzione perseverante e la prudenza dell'attesa vanno messe subito, senza aspettare l'ultimo momento, quando tutto accade e tu, a sorpresa, sei qui tra noi. Dobbiamo darci subito la scelta di avere olio a sufficienza per illuminarti e per illuminare noi stesse, in modo che tu ci veda e ci ami.
Ma cos'è quest'olio? Cosa dà luce alle nostre lampade in modo che tu ci veda pronte ad accoglierti?
La preghiera. Certo, ma solo quella preghiera che è l'altra faccia dell'amore. L'amore è il lato della Luna illuminato dal sole, che si vede bene e cambia ogni giorno, la preghiera è quello nascosto, che non si vede, riservato, ma che c'è ed è necessario al lato illuminato.
La preghiera. Certo, ma solo quella preghiera che è l'altra faccia dell'amore. L'amore è il lato della Luna illuminato dal sole, che si vede bene e cambia ogni giorno, la preghiera è quello nascosto, che non si vede, riservato, ma che c'è ed è necessario al lato illuminato.
Così, se amore è fare bene e bellezza nelle vite del mondo, allora pregare è cercarti e trovarti nel mio intimo, nella mia vita fatta di cuore, spirito e carne, ed in ogni istante di questa vita, in modo che mi sostenga a fare questo poco di bene e bellezza attorno a me e che, in realtà, solo tu fai e regali; questo è l'olio che dà luce alla mia lampada e mi illumina al tuo sguardo: solo qui tu mi conosci.
Qui si decide il regno, dove la tua morte in croce produce olio d'amore così abbondante da dar luce alle lampade sagge e, con loro, da regalarne a quelle stolte, che siano sagge. Perché l'unica legge dell'amore che insegni è molto amare.
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