È semplice

amare, ma è scandaloso, perché si impegna la vita.
La cosa facile è dare regole. Norme etiche che dicono come mi devo comportare in ogni situazione e che cosa devo e non devo fare. Così sono a posto e obbligo Dio a darmi premi, almeno a riconoscermi la qualifica di giusto e ricompensarmi per questo. Ma così manca spazio per l'amore. Amare è sempre oltre-regola, l'amore si fa mettendo in gioco la vita, offrendola.
Ascoltiamo, Gesù, questa tua parola innamorata, fremente di gelosia.
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi. Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».
Regno di Dio è l'amore: l'amore si offre, si dona, spesso si rapina, ancora più spesso vien dato in penitenza, per far scoprire cosa significa non amare, non essere amati. L'amore è un essere vivente, nasce, cresce, diventa forte, fa figlie e figli. Talvolta viene reso storpio, ma vive lo stesso e sempre porta luce e bellezza, se gli si dona altro amore insieme alla libertà di amare.
Tu sei lì, Gesù, tra la tua gente, nel tuo popolo, a offrire l'amore, l'Infinita Pienezza vivente dell'Amore, e ti trovi davanti a un mondo di regole rigide e di gerarchie ancora più rigide e deformi. Ti adiri, certo che ti adiri: sei geloso.
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi».
L'amore si diffonde amando, non istruendo a una conoscenza morta e ingannatrice, che offre regole che accecano e, quindi, allontanano da Dio e dal Suo Amore: «Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro?».
Tu sei amore dato; quella porta stretta che bisogna passare per entrare nel regno, quella strada da fare dove ci son tante fatiche e difficoltà, ma dove c'è sempre la gioia di sapersi amate, amati, la bellezza di sentire che sei aiutata, aiutato dalla Potenza vivente di ogni amore.
L'amore è libertà, rifiuta la rigidità delle regole che impediscono di amare e sceglie te, Gesù di Nàzaret, Dio incarnato vivente tra noi per amarci fino alla morte di croce.
Fino alla risurrezione nella vita.
ciao r

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