Scegliere per

vivere la scelta che viene fatta.
L'episodio sembra curioso, ma invece mostra cose molto importanti dei nostri possibili rapporti con te, iniziando proprio da quell'incomprensione che viene da un ascolto condizionato da attese inespresse, anche poco consapevoli. Così è in quest'episodio della sequela dei tuoi amici nel tuo cammino, della incomprensione profonda in cui hai vissuto e vivi tuttora fra noi. Allora proviamo a liberarci di noi stessi per ascoltarti con felicità, ne va della vita stessa.
"Allora si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa.
Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato». 
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».".
Evidentemente Giacomo e Giovanni vogliono chiederti qualcosa, ma non osano. Osa la loro madre, che si è messa a seguirti pure lei, in qualche modo. «Allora si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa [...] "Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno"». La richiesta è importante, ma fa vedere che hanno capito molto poco di te. Infatti viene subito dopo una tua dichiarazione sulla tua Passione, che è stata letta da loro come annuncio del tuo regno che viene. Allora devono farsi avanti e proporsi come i tuoi collaboratori privilegiati «uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno».
Tu ci ami e li aiuti, senza far conto che "ora" capiscano ciò che tu chiedi. Capiranno: «Potete bere il calice che io sto per bere? [...] Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo».
Non li sfidi, li accompagni nel tuo cuore, per far vedere loro le profondità dell'amore che vivono in te, e quanto sono diverse, molto diverse da tutte le cose del Mondo. Infatti, il giorno della tua incoronazione come re alla tua destra e alla tua sinistra avrai due malfattori, appesi alla croce per chissà quali delitti. E non l'hai deciso tu.
Ma ora c'è da far capire che seguirti significa rinnegarsi, negare se stessi nelle condizioni del Mondo e usi la rabbia degli altri discepoli contro Giacomo e Giovanni perché ti hanno chiesto quello che ciascuno di loro voleva chiederti. 
Anche qui li e ci accompagni al centro del tuo cuore per amarti sul serio e conoscere la tua estraneità alle scelte del Mondo: «Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
La scelta è chiara, Gesù, e siamo duemila anni che proviamo a farla: aiutaci a diventare come te, persone che sono qui «per servire e dare la propria vita in riscatto per molti». Amen.
ciao r

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