Restare

nell'amore, per farci parte d'amore che fiorisce e fa frutto.
Dobbiamo restare, come il tralcio è nella vite, nutrendosi, crescendo, diventando uva. Il nostro non è un restare passivo ma attivo, perché usa il nutrimento della pianta della vite per far nascere frutto che sarà vita per altre esistenze.
Dobbiamo restare in te, Gesù, totalmente affidati a te e al Padre e, insieme, pieni di iniziative, nei limiti di ciò che possiamo, per crescere e diventare uva. Innanzitutto nutrendoci della tua parola che è vita.
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.  Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Tutto è organizzato e articolato sulla base della cura e dell'aiuto alla vita. In questa tua immagine, Gesù, manca ogni concetto di proprietà e c'è, invece e in modo molto forte, una narrazione dell'esperienza di cura, dell'azione di "occuparsi di", di aiutare a far frutto. Ciò che conta è il frutto, ma sapendo bene che non è la pianta destinata a mangiarsi il frutto che lei produce, bensì altre vite, altre esistenze diverse da quella della vite, e che si nutrono dei suoi frutti. Solo allora "restare" vuol dire "aver cura".
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto».
Tu sei stato potato, e pure duramente, Gesù, per portare e far crescere tutto questo molto frutto che porti e, quindi, per nutrirci della tua linfa d'amore. Rimanendo in te, con te, per te tutto è possibile: «Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto».
Aiutaci a restare in te, Gesù, attivi e attenti a tutta la vita che ama e fa frutto.
ciao r

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