Tu, Gesù

di Nàzaret, Parola di Dio, l'Altissima Pienezza d'amore.
Siamo troppo abituati alle parole che usiamo per te e con te, per accoglierti e viverti. Dobbiamo sempre riabituarci ai gesti, alle scelte, alle vite di carne e sangue.
Dobbiamo sempre inciampare su te e cadere, per farci sostenere da te e dal tuo amore sempre presente.
Ascoltiamo la tua voce e lasciamoci ferire e bruciare, nel nostro intimo, dal suo doppio taglio affilato e rovente.
Gv 16,5-11
«Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.
Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi. E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».
Iniziamo con il punto che fa male.
«È bene per voi che io me ne vada».
È bene per noi che tu sia morto e di quella morte oscena e iniqua. Questo «è bene per voi» non vale solo per i tuoi amici che ti circondano, preoccupati e tristi, in quell'ultima cena dove dai istruzioni che, per loro in quel momento, sono quasi del tutto incomprensibili. Vale anche per noi, che viviamo 2000 anni dopo quegli eventi, e ci illudiamo di aver capito tutto della tua parola.
È bene per noi che tu sia morto in croce.
Perché?
«Perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi».
Il tuo regno non è di questo mondo; lo dirai dopo a Pilato (Gv 18,36), ma è necessario, è già presente in questa tua frase.
Solo se muori compiendo l'amore di Dio per noi, completandolo in ogni Sua offerta di vita, solo allora viene lo Spirito d'amore a guidarci nella vita, a donarci le nostre vite finalmente complete perché ferite e bruciate dal tuo amore.
Lo Spirito è il Paraclito, l'amico che mi difende, che si fa mio sostegno e aiuto, che mi dona mezzi, strumenti, nutrimenti, bellezze affinché la mia vita sia nelle nostre vite e, così insieme, tutte si riempiano della tua Parola, cioè di bellezza e amore. 
Tutto dipende da questa Presenza, che nasce dalla tua croce.
Perché lo Spirito dimostra la colpa del mondo e lo salva, facendoci passare per il fuoco nutriente della tua morte e resurrezione. Se dimostra la nostra colpa «riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio» subito, se lo vogliamo, ci salva nell'Abisso d'amore che sei tu, Gesù di Nàzaret, Dio incarnato, Parola vivente, Offerta d'amore, Salvezza del mondo, Re e Sposo che ritorna.
Vieni, Gesù, vieni presto.
ciao r

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