Per te,

con la tua vita, nella tua parola.
In realtà voglio solo lodarti.
Sono convinto, senza poterlo dimostrare "analiticamente", che la tua presenza nel mondo di oggi sia enormemente maggiore di quella che pensiamo e, sopratutto, di quella che contiamo statisticamente. Senza te, Gesù, da una grotta-stalla di Betlemme di Giuda, passando per Nàzaret di Galilea, fino a uno spuntone di roccia, fuori da Gerusalemme, chiamato "Golgota", senza te non esiste (per dire!) l'illuminismo, ogni lotta e ricerca dei "diritti umani", e ancora realtà come "Emergency", "Amnesty International", "Medecins sans frontiers", UNHCR, e così via cercando e incontrando esperienze d'amore ricchissime e, insieme, anche piene di errori.
Sono certo che nell'Islam (per dire!) sei molto più amato di quanto il formalismo religioso waabita, con la sua ossessione del potere politico come pegno di verità religiosa, sappia, consenta e permetta. Ma il "mondo", la realtà umana ribelle a Dio Amore e che rifiuta questo Suo amore, non ti vuole e ti odia. Perché tu sei "solo" l'Amore di Dio che si è incarnato e ci ha raggiunto e ci raggiunge per amarci sempre più.
Per questo voglio lodarti, perché hai vinto molto più di quanto possiamo e sappiamo sperare. E "solo" con l'amore. 
Allora ascoltiamo la tua parola, nutrendoci di essa.
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
La mia lode, Gesù, mio re sposo, è solo una preghiera.
Aiutaci a essere come te.
Rendici fonti e riserve di quell'amore che diamo a chiunque ne abbia bisogno, senza che noi lo sappiamo. Perché "essere come te" significa accettare la nostra realtà di vasi di coccio, pieni di filature, buchi, rotture da cui perdiamo la luminosa, fresca, nutriente acqua di cui ci riempi sempre fino all'orlo.
Facci testimoni felici, ferite e feriti, della tua vittoria che arriva dov'è già. Nei nostri cuori di carne e vita.
ciao r

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