L'esempio
Questa è la gioia che ci prometti, che ci fai assaggiare.
Parli ai tuoi amici e li rassicuri, ma parli anche a noi. Sei qui per la gioia e questa gioia, quella che tu ci dai, nessuno può togliercela. Non appartiene al mondo, non ne fa parte, appartiene a Dio, a quel Suo amore che ha per confini solo altri amori, senza mai smettere di amare, e quindi nelle vite e nelle gioie, nelle ferite e fatiche, nei piaceri e felicità che sono comprese nelle esperienze di amare, di farsi amare.
«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».
La nostra vita è fatta di confini attraversati, per questo l'esempio della donna che partorisce, è centrale.
Il parto è la più classica situazione di confine: viene da situazioni complesse e felici, almeno generalmente, e va verso situazioni diverse, ma anch'esse complesse e felici, in linea di massima. Il parto segna il passaggio da una gamma di esperienze d'amore a un'altra gamma, diversa dalla prima, eppure non "così" diversa, perché sempre d'amore si tratta.
Questo è ciò che succede con te.
La tua morte in croce è un parto.
Sulla tua croce, Gesù, il Dio che chiami Padre si fa Altissima Madre, che nel tuo dolore e abbandono d'amore partorisce l'umanità redenta e, con lei, i nuovi cieli e la nuova Terra che vivranno dell'Amore e della Vita che sono Dio Pienezza d'amore. Certo, al momento del parto c'è sofferenza e tristezza, ma il fulcro è la gioia, incredibile e libera, dell'amore che vince e così invade e pervade tutto, ogni realtà, della bellezza. Nasce il mondo d'amore e garantisci, sorridendo che «quel giorno non mi domanderete più nulla».
Aiutaci, Gesù, a vivere del tuo amore, restando sempre nella gioia di far parte di Dio che partorisce amore, senza fine.
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