Dono di sé è

amare, per far nascere amore.
Che c'è di straordinario in una giovane donna di circa 15 anni, incinta non del suo promesso sposo, che va a trovare una cugina di oltre 50 anni o anche più, incinta di suo marito?
Nulla di speciale o di particolare, a parte il fatto che nessuna delle due doveva essere gravida.
La visitazione, Gesù, nasce da un impulso di Maria, tua madre, la più giovane, che ha detto "sì" e per quel suo consenso è stata "conosciuta", "coperta" dall'ombra di Dio, dalla Sua pienezza d'Amore, che così l'ha resa incinta di te, Gesù, cioè gravida d'amore. Un amore (tu, Gesù) che Maria di Nàzaret partorirà di lì a nove mesi, come ogni femmina umana, ma che poi continuerà a far nascere ed a far partorire da ogni donna e uomo attorno a lei. Perché l'Amore di Dio è completo, cioè è sempre troppo e deve essere sempre donato. E tua mamma, Gesù, Lo ha conosciuto integralmente e ne è stata profondamente cambiata in bellezza zampillante amore per ogni spazio-tempo e per l'eterno.
Ascoltiamo la narrazione dell'incontro di due amori resi duri e fragili dalla tempra di Dio, affilati alla Sua mola.
"In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.".
Vorrei dare la parola a Dante Alighieri, Gesù, perché lui l'ha scritto bene, rivolgendosi direttamente a lei.
Nel ventre tuo si raccese l’amore,
per lo cui caldo ne l’etterna pace
così è germinato questo fiore.


Qui se’ a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra’ mortali,
se’ di speranza fontana vivace.


Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz’ali.
Però mi chiedi di concludere mettendo in luce un suono.
La Visitazione è il fatto che Maria rende pubblico il suo rapporto con Dio, cioè che Dio con lei e attraverso lei, dentro la sua carne di giovane donna, si fa tuo Padre. 
Maria rende Dio, Padre, facendosi conoscere da Lui/Lei nella sua femminilità, così facendosi mettere incinta, partorendoti, amandoti, fino alla fine, fino alla desolazione dell'abbandono nella tua morte iniqua e sofferente, fino alla gioia, felice e carnale e spirituale e piena, della tua resurrezione.
La Pienezza d'Amore fa Maria di Nàzaret piena del Suo amore, gratuito, libero, carnale, spirituale, mite, duro, fragile, affilato e, una volta che l'ha resa così, ce la regala perché anche noi, ciascuna e ciascuno di noi diventi, come lei, "di speranza fontana vivace" e abbia da Dio le ali per far nascere il Suo amore in noi e intorno a noi. Per farti nascere sempre nelle nostre vite, Gesù.
ciao r

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