La vita buona è

la vita donata, accogliente, obbediente. La vita che libera.
Vivere in amore è cosa buona, Gesù, questo lo sappiamo. Vivere la vita come amore amante ininterrottamente donato, questo è ciò che fai tu e ci proponi e ci porgi e ci offri per farci fare da te come te, uguali a te, figlie e figli di Dio.
Sembra complicato ciò che dici, ma sono la mia cattiveria e la mia poca accoglienza a farmi sembrare complicato ciò che è semplice. Tu sei semplice, esplicito e sereno: «Da me, io non posso fare nulla». Sei qui tra noi, nella nostra carne e vita di essere umano, nato da donna, nato sotto la legge, nato da Abramo e da Davide. Tu sei qui tra noi per darci la libertà, l'unica che esiste: la libertà di amare.
Ascoltiamo la tua voce per farla vivere per noi e nel mondo.
"Ma Gesù disse loro:«Il Padre mio agisce anche ora e anch'io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati. Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato».".
Certo, si può dire che ti proclami uguale a Dio perché ti dici figlio di Dio. Ma non è questo il punto.
«Da me, io non posso fare nulla».
Tu sei qui per aprire la strada che porta Dio in casa nostra, nelle nostre carni e, così, fa vivere Dio in mezzo a noi. Non sei venuto per te, per farti grande, sei venuto per noi e per dare la vita a noi, in mezzo a noi, tra di noi, in noi.
«Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato».
Hai appena detto qual'è la volontà di Dio, dare la vita; è ciò di cui tu sei e ti fai, sempre, strumento innamorato, partecipe a quella volontà solo nell'umiltà dell'amare.
«In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno».
Noi siamo i morti che odono la tua voce e sentono in essa i profumi e gli aromi della vita; per questo ti crediamo, perché siamo carni affamate e assetate di vita, perché desideriamo la vita. Questa vita che tu ci doni e che ci insegni a donare, senza alcuna limitazione, facendoci vivere la vita di Dio. L'amore libero che libera da ogni morte e ci dona alla vita.
«Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo».
Il tuo giudizio è amore donato e se accogliamo questo giudizio con felicità umile e ascoltiamo la tua voce che in esso si esprime, allora vivremo: «viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno».
Facci vivere, Gesù, capaci di accogliere la tua voce e la tua parola come vita innamorata e libera, donata in umiltà, quella di cui abbiamo bisogno per vivere con te ogni amore.
ciao r

Commenti

Post popolari in questo blog

Belle forme dei corpi,

tu, Gesù di Nàzaret: Dio scandalo,

La scelta facile