Lavoro di Dio è

perdersi nel mondo facendo l'Amore, vivo nella propria carne.
Non è solo testimonianza di te, Gesù, neppure è solo annuncio della tua parola di vita. Sono entrambi indispensabili, ma non bastano. Serve l'amore, serve farlo, con te e, quindi, con chiunque ne abbia bisogno, conosca il suo bisogno, sappia che noi possiamo aiutare a vivere e far vivere dentro il bisogno di amare e di farsi amare. Perché è questo il tuo regno, questo regno di Dio che tu ci doni con la tua vita e noi annunciamo con le nostre carni che vivono della tua carne.
Allora prendiamo la tua parola, Gesù, con la stessa attenzione e cura di quando prendiamo cibo.
"Il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all'altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».".
Solo un punto, Gesù, perché qui sei ricco di indicazioni, tutte centrate attorno ai due comportamenti decisivi dell'umiltà («Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno») e della consapevolezza («perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa»). Siamo tutte e tutti operai della messe di Dio, mandati qui a raccogliere il buon cibo che Dio usa per nutrirci  di Se stesso.
Tutto ruota attorno al nutrimento, così anche noi. Ci mandi come cibo («ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi») perché chi vive nella fame e nella sete dell'amore possa liberamente nutrirsi di noi. E così imparare da Dio, attraverso noi e le nostre vite, a fare l'amore, a essere solo amore nelle proprie realtà di carne e sangue. Così come lo siamo noi, amanti del tuo amore che agisce ed esiste "fino alla fine" (Gv 13,1-5). Aiutaci, Gesù, a farci agnelli della Pienezza d'Amore offerti in nutrimento a chi è nel dolore e nella disperazione dell'assenza dell'amore. Aiutaci a farci essere come te. 
ciao r

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