L'amore è

vita libera, gratuita, dispendiosa, conveniente, costosa, facile, possibile, vicina, umile, povera, unica.
Dio, Realtà viva di ogni vivente e di tutto ciò che esiste, è solo amore. Ma questo mi sembra significhi che l'amore sceglie e viene scelto.
Tu, Gesù di Nàzaret, Gesù mio, sei la testimonianza vivente e reale di questa scelta di Dio di essere amore. Scelta immensa, infinita di D** Senza Nome e con ogni Nome, Silenzio da ascoltare, Mistero offerto a chi abita tutti gli spazi e tempi, Creazione continua e attiva di ciascun vivente, Vita innocente e semplice.
Dio Genitore, Padre Madre, ama in modo completo, un modo per me impossibile. Perché ha scelto di incarnarsi, farsi figlio, voce e parola, sofferenza e morte in croce, per salvare me. Proprio me. Immensa Pienezza d'amore, ti lodo senza interrompermi mai perché mi fai vedere come e dove si ama, si può amare; così mi chiedi di raggiungerti, di lasciarmi cambiare da te e dal tuo amore in un amore uguale al tuo.
Non riesco a farlo, da solo, ma a te nulla è impossibile. Allora fammi uguale a Gesù, mio Dio, fammi essere solo amore.
"Gesù, allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?».
Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: "Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!"». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova a Sarepta di Sidone. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.".
Sembri duro, ma sei di una tenerezza infinita. Ami i tuoi concittadini e li vorresti vedere capaci di amarti. Ma sai quanto è difficile e, allora li provochi, li scandalizzi, vuoi una reazione e la ottieni. Ma è un rifiuto.
Qual'è il problema? Pensano di conoscerti, di sapere tutto di te: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Non l'abbiamo visto giocare da bambino? Non l'abbiamo veduto crescere?
Vogliono proprio vedere se anche lì, da loro che sanno chi sei, da loro che ti conoscono bene, fai le stesse cose che hai fatto a Cafarnao. Tu lo sai e lo senti, a pelle: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: "Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!"». Ma tu non sei un medico che cura se stesso, tu non devi dimostrare niente, tu vuoi solo amarli ed essere amato. Ed amore è sempre un gioco a somma dispari, dove si perde e si vince. Dove solo se si perde, si vince. 
L'amore lo si sceglie.
«In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova a Sarepta di Sidone. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
Dio sceglie sempre di amare, di compromettersi con l'amore. Dio sceglie dove può intervenire, dove può amare, perché non ha opposizioni, perché non trova persone che pensano di conoscerlo, di poterlo condizionare, di poterlo comprare con offerte e sacrifici, con riti e preghiere.
Una povera vedova, non di Israele, dà l'ultimo boccone di cibo a un profeta di Israele in cambio di niente; allora ha in dono la vita per lei, per il figlio, per la sua famiglia.
Un uomo d'armi, uomo di potere e comando di un regno vicino e diverso da Israele, si trova lebbroso e si fida di quel che gli dice una giovane israelita appena fatta schiava, che c'è un profeta in Israele, che c'è Dio in Israele. Anche lui riceve la vita in cambio della fiducia che dà ai piccoli e ai semplici, ai poveri, a chi non ha alcuna potenza umana. 
Tu provi a scandalizzarli perché scelgano l'amore. Ma non ti ascoltano. Offri amore e ricevi incomprensione e rifiuto. 
Sarà il segno di tutta la tua testimonianza di Dio Genitore che ci ama, una a uno, personalmente, intimamente, per darci vita molto più di quanto noi diamo vita.
Tutto il tuo cammino, la tua via, è costellata da questa incomprensione. Ci chiedi di amare, di scegliere l'amore, cioè Dio, e noi non vogliamo fidarci di amare, perché amare è rischioso e noi non vogliamo perdere. Come non ci fidiamo di Dio che ci ama e vogliamo prove. Ma la sola prova dell'amore è amare. Fidarsi di amare e di essere amati, fidarsi di te, Gesù, che ci offri all'amore, amandoci.
ciao r

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