Andare per stare

con te, insieme a te, per dividere insieme la tua vita.
Ne scegli dodici. Il numero di Israele, delle sue tribù. Rappresentano tutto il popolo cui tu sei inviato, la sua unità a Dio, la sua ribellione. Li scegli perché stiano con te e dividano la tua vita e la tua parola, perché siano in grado di "predicare con il potere di scacciare i demòni". Infatti la tua parola toglie il male che ci opprime e ci libera. Sono tuoi inviati perché fanno la tua vita, la condividono con te e per questo possono condividerti con chiunque, come quel buon pane che sfama che tu sei, Gesù di Nàzaret. Ascoltiamo la tua vita.
"Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.".
Veniamo dagli apostoli. Noi tutte e tutti, persone che si fregiano del tuo nome, veniamo da queste persone che hanno diviso con te la loro vita con la tua e, poi, ti hanno spezzato, tramandato, comunicato come pane e carne che libera e dona l'amore. Sono dodici, ma non sono solo dodici. Ci sono almeno quattro donne, tua madre Maria di Nàzaret, Maria di Magdala, Marta e Maria di Betania. C'è Giacomo, tuo fratello nella carne, il cui nome compare dopo e che viene fatto martire per il tuo nome. Sono coloro che ti hanno vissuto nelle loro vite, che così sono state trasformate da te in amore e, per questo, sono diventate luoghi, carni, corpi, esistenze da cui e in cui tu continui a operare e salvarci. Siamo noi che ci chiamiamo con il tuo nome e, tra noi, c'è sempre anche Giuda Iscariota, che ti tradisce. Non dobbiamo dimenticarlo mai. Come non dobbiamo dimenticare che non predichiamo una dottrina, ma spezziamo te, Gesù,la tua vita, con altre vite affamate e assetate d'amore come eravamo noi, prima di conoscerti. Stare con te e predicarti sono la stessa cosa. Perché solo tu sei il pane di vita, la carne d'amore che ci libera e risana. Aiutaci a donarti, anche quando non ci sentiamo capaci, aiutaci a essere come te, dono di Dio.
ciao r

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