Innocente.
Erode massacra figli non suoi, sotto i due anni, a Betlemme e dintorni, divorato dalla furia delirante e imbecille del suo potere di morte. Erode il grande. Grande nella dissipazione e nello spreco della morte che impone. Quindi minuscolo, microscopico, evanescente e parassita, come un bacillo o un virus. Caino si comporta da parassita quando uccide Abele. Così si comportano da parassiti tutti i governanti della Terra che impongono la morte a persone che vogliono solo vivere: in Polonia, in Bielorussia, in Ungheria, in Ucraina, in Russia, in Yemen, in Siria, in Kurdistan, in Turchia, ai confini tra Usa e Messico, in Myanmar, in Cina, nelle terre degli Uiguiri, in Tibet, nelle molte terre chiamate India, in Brasile, nelle Afriche, nelle terre d'occidente dove tramonta il sole insieme all'umiltà dell'amore; lì e qui, ovunque la furia demente di un qualche minimo potere imbecille sia fatica delirante di dare morte a chi chiede vita.
Rachele, mio Signore, qualunque siano il suo nome e la sua identità, è sempre inconsolabile, non vuol essere consolata.
Raggiungila, mio Dio, fai santa anche lei, nella sua non innocenza, nel peso colpevole del suo dolore.
"I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio». Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:
«Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
La preghiera finisce qui, Gesù, anzi, inizia qui.
Aiuta le donne, le femmine umane, a nutrire vita nelle loro carni e con le loro carni, non morte; aiuta gli uomini, i maschi umani, a concepire e far concepire vita, non morte. Aiutaci, Amico Gesù, a ingravidarci, le une gli altri, sempre di te per partorirti sempre quando non c'è alloggio per noi e ci tengono compagnia solo emarginati.
Aiutaci ad amare come ami tu: totalmente, dal principio e fino alla fine.
Amen.
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