Umiltà

è la vita divina gloriosa di gioie felici.
La vita è umile, perché tu sei umile, Eterno amore vivente e santo. Umiltà a amore vanno insieme e non si può amare se non nell'umiltà, nel dono di sé pieno di consapevolezza dell'immensa povertà, della ricchissima semplicità di ciò che siamo. Quindi umiltà non è un atteggiamento, né una virtù da ottenere con disciplina e ascesi. Umiltà è il piacere e il dolore del vivere che si apre a ogni vita e non chiede niente per sé, se non ciò che viene dato a tutte e tutti, perché è di tutte e tutti. Umiltà è la consapevolezza che Tu, Eternità viva, esisti già ora in ogni vivente che cerca cibo in altri viventi e non sa, non conosce, il dolore e il piacere legati a questo cercare nutrimento nelle vite attorno a lui. Umiltà è l'amore di cui ci riempi e che ci chiedi di donare attorno a noi. Umiltà è il farci vite donate senza limiti, come fa D** del Suo amare in ogni tempo-spazio vivente nel mondo. Umiltà sei tu, Gesù di Nàzaret, Figlio di Dio, sposo, amico, amante.
"Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cédigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all'ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato»".
La parabola è esemplare, ed è centrata sulla dimensione propriamente umana della presunzione e della superbia.
"Alzati, che sono la contessa!" pare dicesse, secoli fa, una donna ad altre donne inginocchiate nel confessionale, e prive dei suoi ruoli sociali; "Fate luogo, vile meccanico" scrive più o meno Alessandro Manzoni in una pagina dei Promessi Sposi esemplare per la ricostruzione di quella superbia umana abile solo a fare morte. 
Ma tu sei umile, Gesù, e presenti la verità con amore. Dove mettersi in un invito a pranzo? All'ultimo posto, suggerisci, Gesù, perché è il luogo dove avere amore e darlo: «Quando sei invitato, va’ a metterti all'ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Umiltà è dare onore a te, Gesù, che ci inviti ai tuoi pasti di vita, e darti ogni libertà di amarmi come e quando vuoi, così che si veda che anche la mia vita all'ultimo posto è amata da te con tutto il tuo amore Dio, come fosse al primo posto. Perché nel tuo Amore vivo è al primo posto. Amen amen, Gesù.
ciao r

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