Il regno piccino,
Il tuo regno è piccino, Gesù, coincide con la tua carne e con le tue parole, la vita che hai fatto camminando, solo per alcuni anni, tra Israele e paesi vicini dentro l'oppressiva e violenta pace romana. Il tuo regno è piccino, Gesù sposo, ed è il permanente miracolo di bellezza dell'eucaristia, dove ti proponi cibo e bevanda, nutrimento di carne e sangue, vita per la vita di ogni reale esistente ma solo attraverso la carne e il sangue di chi ti riceve e si nutre di te. Il tuo regno è piccino, Gesù mio re, ed è quel minuscolo agire di bene che riusciamo a fare solo grazie alla raccolta del nostro peccato che tu hai fatto sulla tua croce, bruciandolo interamente nel tuo corpo di dolore e passione d'amore. Il tuo regno è piccino, amico Gesù, ed è questa parola che mi prende e mi spezza in bocconi piccoli, che tutti possono mangiare. Accogliamolo con gioia perché è la strada di D** per abitarci.
"Diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami». E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».".
Una sola cosa, Gesù.
Il seme di senape o il pugno di lievito per tre misure di farina sono proprio poco, ma agiscono.
Non è l'uomo che getta il seme nella terra ad agire, è il seme stesso che si nutre della terra e dell'acqua in cui vive, muore come seme, diventa una pianta grande. Non è la donna che fa il pane, ad agire sulla farina. È quel pugno di lievito che si è disperso nella farina e nell'acqua e che non è più possibile recuperare. Questo lievito fa diventare buon pane soffice la farina e l'acqua mescolate e impastate tra loro e con il lievito.
Non siamo noi che agiamo per la salvezza di tutto l'esistente, anche se mettiamo ovunque i timbri e i nomi dei nostri amori così fragili e difficile; sei tu, Gesù, ad agire in quel tuo regno piccino, così ben rappresentato dal pane eucaristico e dalla sua celebrazione. Il nostro compito è amare: lasciarci amare da te, amandoti nelle creature del mondo in cui vivo.
Gratuitamente, in modo piccino.
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