Forza di D**

è la vita, sana perché piena d'amore.
Oggi è la tua forza. 
Sì, Gesù, certo, c'è la scelta dei discepoli e, tra l'altro, anche di un altro Simone che è chiamato da Luca "zelota", che starebbe come se oggi venisse chiamato "talebano", così ci capiamo subito e non dobbiamo andare alla più recente bibliografia di storia antica e giudaica, in specie. La scelta degli apostoli, di questi apostoli, significa che tu ci ami e sei sicuro della forza dell'amore. Sai che l'esperienza dell'amore ci cambia in amore - l'amore ricevuto e accolto ci rende capaci di donare amore - e così non temi di accogliere, anche se sai che c'è sempre la possibilità dell'errore e del tradimento. Ma tu ami e accetti, con felicità e gioia, ogni rischio dell'amore. Ascoltiamo Luca che ci narra la tua vita e le tue azioni d'amore.
"Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.".
Prima di tutto c'è la preghiera. 
Tu pregavi sempre, Gesù. La tua vita, forse "tutta" la tua vita, Gesù, fin da quando ti formavi nel grembo di carne di Maria di Nàzaret, ma certamente la tua vita adulta era una continua e incessante preghiera di intercessione. Eri così impegnato a presentare a Dio PadreMadre i dolori che si schieravano davanti a te che non pensavi più a te stesso. Così, ogni tanto, ti rifugiavi nel silenzio dal mondo, nella solitudine dall'amore donato, per rifugiarti tra le braccia dell'Amore Santo che ti accoglieva e ti ristorava.
Dovremo farlo anche noi: donarci totalmente all'amore nel mondo, quello che distribuisco attorno a me e, di tempo in tempo, rifugiarci nell'Abisso di ogni amare, e, così, restaurare il nostro cuore per farlo sempre più capace di spezzarsi e donarsi in mille pezzi. Ma questa è la tua forza.
"Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.".
Tu sei venuto a guarirci, Gesù, e lo fai ogni giorno del mondo attraverso le nostre vite e le nostre libertà di amare, col materiale umano che hai a disposizione e non temi, né disprezzi, ma ami dalle profondità del tuo cuore che guarisce. Facci come te, Gesù, capaci di donare la vita, di guarire tutte e tutti dalla morte.
ciao r

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