Etica di vita

non vita etica.
La tua regola è amare, specie chi è più debole, in difficoltà. Amare innanzitutto chi è fragile, piccolo, ferito e amarlo nella sua singolarità, nelle sue fragilità, debolezze, ferite. Amare fino a voler guarire, fino a guarire davvero.
Il tuo insegnamento è lineare, Gesù, ed è senza esitazioni. Bisogna amare senza eccezioni e donare la vita ogni giorno, a ogni persona che incontriamo, comunque essa sia, e, se ferita, malata, in difficoltà, guarirla ricorrendo alla potenza di D** eterno amore. Oppure alla nostra pazienza nelle azioni dell'amore donato. Per farlo bisogna ascoltarti.
"Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato». Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?». Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.".
L'etica e il rito religioso non sono regole che vanno contro la vita, ma che l'accompagnano e l'aiutano. La vita prevale.
Certo, serve il buon senso, la capacità di valutare la realtà concreta in cui mi trovo con franchezza e verità, senza sovrapporre le regole etiche alla concreta vita che ho davanti e in cui sono inserito; quindi lasciandomi anche contraddire  dal contrasto tra una regola, etica o liturgica, giusta e la realtà difficile in cui mi trovo e che nega quella regola. 
«Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?».
La vita prevale, nelle sue concrete esigenze, nelle sue realtà che ci condizionano, e va accolta, ascoltata con la stessa attenzione e lo stesso desiderio che riserviamo a te, Gesù, Parola di Dio, Maestro e Sposo amato. Aiutaci a essere così, ad amare così, come ci ami tu, nel dono totale di te stesso che ci accoglie, non giudica e ci cambia in amore.
ciao r

Commenti

Post popolari in questo blog

Belle forme dei corpi,

tu, Gesù di Nàzaret: Dio scandalo,

La scelta facile