La prova

dell'amore, l'amore che si prova, che si sperimenta.
Gesù, nel Vangelo che porta il nome del tuo amico Giovanni mi affascina questa specie di regola dell'esperienza. Allo scetticismo di Natanaele su chi arriva da Nàzaret di Galilea, Filippo risponde con un secco «Vieni e vedi», che poi è l'enunciazione di una specie di criterio, visto che cita alla lettera la tua risposta ai due primi discepoli che, dopo che il Battista ti ha indicato come "Agnello di Dio", ti seguono e ti chiedono «Dove dimori?». Anche tu sei secco ed eviti lunghe spiegazioni: «Venite e vedrete» (Gv 1,35-39). La tua presenza, Gesù, non chiede complesse spiegazioni, non pretende giustificazioni dotte, ma il semplice criterio dell'esperienza. Tu non offri e chiedi un amore astratto e distante, qualcosa che chiede prove. Tu, Gesù, sei qui per fare l'amore con noi e il tuo criterio di realtà è semplice: «Vieni e vedi». Vieni da me, vedi la mia vita, fatti amare da me, ama come io ti amo. Tu sei amore, Gesù, un amore che si prova amando, esistendo, libero e felice, nelle nostre carni, che così imparano ad amare come tu ci ami.  Ascoltiamo.
"Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».".
Gesù, quello che dici a Natanaele è la nostra esperienza quotidiana di te, se appena sappiamo accoglierti e ascoltarti in ciò che la nostra esperienza di te ci racconta, il mondo ci offre, la vita ci dona.
«In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
Abbiamo la tua parola che spezziamo ogni giorno, viviamo per e con la tua carne di Dio-Umano che ci mangiamo ogni giorno, ogni volta che ne abbiamo bisogno, cioè sempre. Tu sei la strada di D** distesa sull'albero della vita, la prova d'amore di D** per noi e per il Mondo inchiodata su questa tua croce che ci unisce alle Eternità di D** Amore Amante e ci fa diventare amore. Tu sei lo spazio d'amore in cui D** gioca ad amarci, a farci amare la vita, tu sei quell'amore che ci viene donato ogni giorno e che ci rende amate, amati amanti.
ciao r

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