Seguirti,
La tua richiesta è semplice, Gesù: amarti, e quindi amarci, "come" tu ci ami, con la tua stessa libertà. Sembra difficile, certo, ma in realtà è semplice e facile se ci apriamo al tuo Spirito, alla tua vivace Presenza consolatrice e innamorata. Innanzitutto ascoltando la tua vita e la tua voce.
"Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?». Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.".
Il tema è il controllo. Nessuno ha il controllo dell'amore, neanche D**. Pietro si sente liberato dal tuo amore e ti segue, ma "si volta". Vuol sapere cosa succede attorno a sé e così vede che ti segue anche il discepolo che amavi. E lui? Lui che c'entra? Te lo chiede, perché è fresco della libertà ricevuta, e riceve una risposta bellissima, esemplare: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Traduco questa frase in italiano moderno: "a te che importa di come lui mi ama e di come io lo amo? Quello che scelgo del suo amore e con il suo amore a te non interessa. Tu seguimi.". Ci fai vedere e ci offri la libertà di amare, insegnandoci che l'amore è D** e D** è Padre perché è solo amore. Aiutaci a vivere ogni amore senza mai giudicare, perché ogni esperienza d'amore è da D**. Aiutaci a stare nella tua libertà, felice e innamorata.
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