Il dono di

Dio è solo l'amore, amare e farsi amare.
Gesù, mi colpiscono sempre i versetti 43 e 44 di questo tuo vangelo scritto da Marco. Isoliamoli, con pazienza, leggendoli in greco e in italiano, e poi leggiamoli nel contesto dell'episodio. C'è qualcosa che tu mi stai suonando dentro e vorrei sentirla bene io e farla ascoltare a tutte e tutti.
Marco in 10,43b-44 scrive:«Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti».
Questo è il testo greco: «οὐχ οὕτως δέ ἐστιν ἐν ὑμῖν· ἀλλ’ ὃς ἂν θέλῃ μέγας γενέσθαι ἐν ὑμῖν, ἔσται ὑμῶν διάκονος, ἔσται καὶ ὃς ἂν θέλῃ ἐν ὑμῖν εἶναι πρῶτος, ἔσται πάντων δοῦλος·».
Questa è la traduzione letterale, fatta parola per parola, dal testo greco: «Non così ma è tra voi, ma chiunque voglia grande diventare tra voi sarà di voi servo, e chiunque voglia tra voi essere il primo sarà  di tutti schiavo».
Quattro parole vanno sottolineate:
μέγας (mègas) - grande; πρῶτος (pròtos) - primo; διάκονος (diàkonos) - servo; δοῦλος (dùlos) - schiavo. 
Pensateci. Mega, Proto, Diacono sono ancora parole di uso comune, nell'italiano moderno. Dùlos no. Perché? Cosa significa e che cosa comprendiamo di ciò che ci dici, Gesù, dentro questa selezione linguistica? Allora ascoltiamo la tua parola con attenzione e apriamo il nostro cuore e la nostra carne al tuo amore.
"Mentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti ai discepoli ed essi erano sgomenti; coloro che lo seguivano erano impauriti. Presi di nuovo in disparte i Dodici, si mise a dire loro quello che stava per accadergli: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani, lo derideranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno, e dopo tre giorni risorgerà». Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».".
Gesù, tu avvisi i tuoi amici su quello che ti succederà e lo fai con parole assai  dure (i verbi che usi sono: consegnare, condannare, deridere, sputare addosso, flagellare, uccidere). Loro non capiscono e quello che capiscono lo equivocano profondamente. Questa, infatti, è la richiesta di Giacomo e Giovanni, ciò che a loro preme: starti vicino nella tua gloria. Tu sei pure d'accordo, ma avete idee molto diverse su ciò che è "gloria" e così cerchi di istruirli. Bisogna farsi "schiavi di tutti", rinunciare alla vita, farsi mettere le briglia dagli altri, affidare la propria vita e libertà solo a Dio, eterno amare, ed è necessario questo affidamento all'Eterno, perché siamo davvero schiavi di tutti. Ci lasciamo fare schiavi per amore, per farci amare da Dio, per farci battezzare dal tuo battesimo, Gesù, per bere dal tuo calice. Per farci essere come tu sei: Dio schiavo d'amore.
ciao r

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