L'ultimo giorno è

per ogni giorno, la luce e il pane di ogni giorno.
Gesù, tu ci prometti la risurrezione «ἐν τῇ ἐσχάτῃ ἡμέρᾳ - en te èskate emèra», «nell’ultimo giorno», quel giorno che racchiude i nostri giorni e li con-clude, li completa tutti insieme nel più profondo e intimo cuore di D** Immensità Innamorata, Padre Madre di ogni vita e di ciascun giorno della vita. Però qui ti offri come pane quotidiano, cibo di ogni giorno, perché ci dici che sei tu il "buon pane" di ogni giorno, la carne vivente che si offre e si dona come buon cibo quotidiano, e così ci sfama, ci disseta, ci dona la felicità più profonda: il piacere del cuore di nutrirci di chi ci ama e si fa amare da noi, una a uno. Ma prima dobbiamo ascoltarti.
«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Inutile ripeterci che stai parlando della eucaristia.
Certo che stai parlando della Eucaristia, e pure così come è stata capita, detta, raccontata, fatta a memoria e rito, vissuta, divisa, spezzata, gustata da tutte le persone che, da te fino ad oggi, hanno creduto e credono che tu vieni da D**, sei D**, e che in te e con te si realizza la vita. Seguirti e accompagnarci a te, Gesù, significa "fare eucaristia", cioè mangiarti, sempre insieme, come l'unico cibo che dona la vita e, con la vita, ogni felicità.
Oggi bisogna ascoltarti in un altro passaggio: «Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me». 
Se siamo qui insieme a te e ci nutriamo, con gioia e soddisfazione, della tua "carne-pane", allora siamo stati scelte e scelti da una istruzione di D**. Non siamo noi che ci avviciniamo a te, ma è D** Eternità Amante che ci sceglie, fin dal grembo materno, e ci dona a te. Non sappiamo come questo accada ed è bene così. È bene che ignoriamo come la sottile e affilata Potenza si dedica alla nostra vita, nel rispetto di tutte le libertà che siamo e incontriamo, attraverso tutti gli strumenti e le possibilità che le nostre vite, i nostri stati di vita, offrono e permettono all'Immensità. Siamo scelte e scelti. L'Eterna Innamorata bussa alla nostra porta con discrezione, vuol entrare per farsi mangiare e mangiarci, per far essere tutto amore, in tutte le vite. È la tua vittoria, Gesù, ma facci aiutare il tuo Trionfo.
ciao r

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