La scelta

impossibile e le nostre cecità e sordità di cuore.
Ma, Gesù, si sceglie il male? Evidentemente sì, ma non è questo il punto. Tutte le descrizioni evangeliche della scelta di Giuda di consegnarti ai capi dei sacerdoti sono prive di motivazioni. Ma anche le parabole sulla contrapposizione tra scelta d'amore e scelta di morte nelle nostre vite sono prive di motivazioni. Scegliere il male è decidere la morte per qualche persona; e che sia morte fisica o spirituale non interessa, sempre morte è: togliere a qualche creatura di Dio la speranza e l'esperienza dell'amore. Scegliamo il male? Sì, certo che scegliamo il male, Gesù, ma quasi mai - forse mai - sappiamo quello che facciamo: siamo pieni di buone intenzioni, tutte infernali. In realtà ci salva solo l'amore, quello attivo, che si dona ogni giorno, con prudenza e attenzione consapevole, ma gratuitamente, senza alcuna contropartita. Ascoltiamo questo amore, Gesù, agire nella tua vita.
"Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù. Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».".
Il male non esiste, esistono le conseguenze in morte e dolore di scelte fatte in modo sbagliato, per ragioni confuse, piene di errori, decise senza prudenza e attenzione consapevole. Siamo pieni di scelte fatte così: l'economia di mercato è un sistema sociale costruito su questo principio. Non importa quanto il mio egoismo sia confuso e intriso di morte, importa solo che fa vendere, produce profitti, crea redditi. Solo l'egoismo è benefico, anche se può creare morte e disperazione. Tu, Gesù, esci dall'egoismo e tiri fuori anche noi. In questa narrazione di Matteo, ma in modi diversi in tutti i vangeli, è presente l'identificazione del traditore come tuo compagno, qualcuno che ha comunione con te: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà». La scelta di Giuda produce male, perché violenta la tua vita e, così, ferisce la comunione e l'amicizia che avevate. Ma ciò che rende irreversibile il male che Giuda produce è solo la disperazione dell'amore. Il fatto che non si getta ai tuoi piedi, sotto quella croce dove ti ha messo anche lui, per chiederti perdono grazie al sangue che spargevi su tutte le storie umane per liberarci da ogni morte.
ciao r

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