Vivere Dio

è quel dono che vale la vita, ogni vita irripetibile, unica.
Ci dici come sei e ci proponi di farci uguali a te, Gesù. Essere una carne, un essere umano che si rende disponibile per "vivere Dio", per far agire l'amore che Dio è, e vuol essere, nelle nostre vite, così che la mia vita si orienti a Dio e così l'intero Mondo ne venga convertito, ma appunto nell'unico modo possibile: una a uno, nella libertà radicale di farmi cambiare il cuore a carezze, ad amplessi, a discussioni, a litigi, a perdoni, a cibo donato e usato insieme, alla pari, per donarci reciprocamente Dio, la vita. Per questo bisogna ascoltarti con l'intera attenzione del nostro cuore: ne va della mia vita, cioè di tutte le vite del Mondo.
"Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».".
La proposta è chiara, molto precisa, Gesù: tu sarai rifiutato da chi è potente in questo mondo, perché "anziani, capi dei sacerdoti e scribi" sono le autorità di Israele, il popolo di Dio che è l'orizzonte della tua vita e della tua missione, ma indicano, rappresentano in modo esatto e preciso tutte le potenze della Terra, in tutti gli spazi-tempi delle storie umane, quelle potenze che affermano di poter decidere delle vite di altre persone. Ma non dobbiamo preoccuparci di questo rifiuto, come non te ne sei preoccupato tu. Dobbiamo andare incontro a ciò che ci accade con gioia, anche nel dolore e nella frustrazione, perché perderemo la nostra vita, forse perderemo anche il mondo, come è successo e succede a molti testimoni del tuo Nome, dall'Africa di oggi alle popolazioni cristiane delle valli alpine nel XVI, XVII, XVIII secolo, dove potenze cattoliche hanno fatto troppi martiri del tuo Nome, a tuo nome. Perché nessuno è innocente se non te, Gesù, che ci fai vivere Dio per far vivere la Sua vita nelle nostre carni.
ciao r

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