La scelta di Dio

è agire nel silenzio delle infinite forme dell'amore che sono il mondo e noi.
La scelta di Dio è farci essere com'è la sua scelta da sempre: amore frutto d'amore. In questo bel brano di Matteo, Gesù, tu ci ricordi due cose insieme: qual'è la natura di Dio e come dobbiamo fare noi per assomigliare a Dio ed essere felici. Cioè essere amore in ogni momento della nostra vita, senza vantarci di questo amore che non è nostro, non è frutto del nostro lavoro, ma è un dono, da donare a sua volta. Perché l'amore è quel frutto che tanto più cresce quanto più viene spezzato, diviso, preso, sparso e seminato generosamente. Dobbiamo amare come ama Dio per essere com'è Dio. Ascoltiamo la tua voce che ci parla dell'amore.
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Ciò che mi colpisce, Gesù, è la sottolineatura del quotidiano. Ciò che conta è quello che facciamo ogni giorno, quasi senza pensarci. Normalmente, in modo che neppure la mano sinistra si accorga che la destra ha salvato una vita solo con una carezza, o facendo in modo che bocca e occhi sorridano sempre insieme e, così, diventino abili a far fiorire felicità e bellezza senza accorgersene. Infatti l'amore è la normalità di Dio e tu ci chiedi che diventi la nostra normalità, quel quotidiano amare con gioia e libertà che ci fa felici. Pure senza saperlo e nelle tempeste, perché vita è solo amare.
ciao r

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