Fiducia è

sapere che c'è l'amore che si dona in libertà di amare.
Forse in questo vangelo di Matteo, Gesù, c'è una delle tue frasi più capaci di scardinare i nostri costumi di violenza e le nostre preferenze di morte: «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto». Il rapporto con l'Eterno Amore è di libertà, confidente e priva di prudenza, sicura che il sostegno di Dio alle nostre ricerche d'amore non verrà mai meno, anche se così ci sembra. L'amore di Dio può anche sembrare contro intuitivo, e forse lo è, in qualche modo. Ma nelle realtà del Mondo Dio Amore pervade la nostra vita di carezze, così forti e presenti che ci danno la serenità e la forza di affrontare ogni morte e di vincerla, affidandola a te, Gesù, Sposo e Re, che la converti in vita. Se chiedo qualcosa a Dio Amore, Padre Madre, so già che me la dà, nella nostra reciproca, inarrestabile libertà di amarci, amare e farci amare. Ma il primo passo è, sempre, ascoltarti.
«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono! Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».
La chiave di questa fiducia amorosa e confidente, Gesù, ce la dai subito: la "cose buone" che chiediamo e possiamo chiedere. Ma proprio qui c'è il conflitto, enorme, che pervade e penetra l'intera vicenda umana. Se nostro figlio viene nutrito con il veleno di una serpe non ci chiederà serpi al posto del pane? Se nostra figlia riceve pietre e violenza invece di buon cibo, non chiederà pietre e violenza? Forse non è vero che chiediamo solo ciò che conosciamo? Se non conosciamo l'amore a chi dobbiamo chiedere, per averne? Cosa dobbiamo chiedere? Pane solo per i nostri figli di sangue? I meninos da rua sono la dimostrazione patente e palese che il nostro rifiuto di "farci prossimo" di chi è ferito e offeso produce solo morte. Se diamo morte attorno a noi che cosa riceveremo, in ritorno della morte che abbiamo dato? Chi mi è più prossimo? Un figlio a cui do 300 euri ogni mese come "soldi da tasca" o un figlio di nessuno, cioè anche mio, che 300 euri li vede solo se spaccia droga, se ruba, se ammazza? Se sto costruendo e facendo guerre solo perché uso prodotti informatici ad alta tecnologia, quali "cose buone" posso chiedere a Dio senza essere ipocrita e senza volerlo imbrogliare? Sono consapevole che queste cose di dolore e disperazione le trovo ovunque, anche a Cagliari e non devo andare a Rio de Janeiro o nel Kivu? O non me ne frega niente? o preferisco "prima gli italiani" e gli altri che muoiano? Devo sapere se ho voglia e coraggio di amare o no, perché Dio, Allegria Innamorata, è solo amore e se amo mi sente, mi dà le cose buone che chiedo.
Amen amen.
ciao r 


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