La musica

di Dio è un canto d'amore.
Gesù, questo inizio di Giovanni bisognerebbe cantarlo. Ma con una musica molto ritmata, di quelle intime ai nostri più intimi processi corporali e del cuore. Bisognerebbe gridare a voce altra queste parole dentro un concerto di percussioni e di bassi, mentre un violino e un pianoforte si inseguono cercando ogni tuo filo d'amore. Abbiamo scritto e detto così tante cose su questo stupendo omaggio di Giovanni al suo innamoramento stupito per te e le tue bellezze. Aggiungerci un altro commento, e mio per di più, mi sembra davvero brutto, quasi offensivo per la bellezza umile di questo testo che si offre a tutte le persone che hanno fame e sete d'amore. Allora leggiamolo, ma come se stessimo ascoltando la tua voce che lo canta.
"In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.".
Gesù, facciamo un gioco: tre è il tuo numero e, allora, scelgo tre passi di questo brano, cercando di scrivere perché mi piacciono.
1°. "Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος, καὶ... In principio era il Verbo, e..." mi piace da impazzire questo In principio, che non è l'inizio nello spazio-tempo o dello spazio-tempo, ma è il primo "sì" dell'amore, è l'origine, come per le sorgenti dei grandi fiumi, è l'alba incessante del giorno di Dio, è il primo bacio di due amanti. Poi c'è tutto il resto, c'è quella congiunzione, quel "e" che ci porta a tutti i multiversi esistenti, ma questo primo istante è perfetto, è l'Eterno offrirsi dell'Amore a chi lo vuole, a chi ne ha bisogno. Offrirsi dettato solo da quella Incontenibile Passione di Amare a cui diamo il  nome di Dio.
2°. "Venne fra i suoi, / e i suoi non lo hanno accolto". Accanto alla offerta di amare c'è il rifiuto di amare. Ciò che chiamiamo libertà ed è solo tenebra e buio. L'unica e sola libertà che siamo è la stessa libertà che è Dio: amare fino alla fine, completamente, immergendoci totalmente nell'amata, nell'amato, come un dono indispensabile e bellissimo. Aiutaci ad amare come tu ci ami, Signore Dio Padre Madre, Spirito d'intelletto d'amore, Parola e Signoria di Dio incarnata, Gesù, sposo re.
3°. "Dalla sua pienezza / noi tutti abbiamo ricevuto: / grazia su grazia". Su questo punto semplicemente dovrei iniziare a ringraziarti per la mia vita, istante dopo istante, fin da quel primissimo atomo di spazio-tempo in cui uno spermatozoo di mio babbo si suicida entrando in un ovulo di mia mamma che, così, muore anche lui come ovulo per accogliere lo spermatozoo e, in quel preciso momento, inizio a essere "io". Ma non ho la possibilità reale, né il tempo per fare questo ringraziamento e allora te ne faccio uno molto più povero, Gesù: grazie dell'amore che mi doni e dell'infinita libertà di amare che nasce direttamente dal tuo dono d'amore. Infatti solo unendomi al tuo canto, canto bene anch'io. Solo amando nel tuo amarmi, amo anch'io come ci ami tu.
ciao r

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