Inciampare
Sei il primogenito, Gesù. Lo sei per Maria e Giuseppe, ma lo sei per il Signore Dio, Potenza d'Amore, e, sopratutto lo sei per ciascuna e ciascuno di noi: il fratello più grande, che conosce il Padre Madre benissimo e si identifica perfettamente con questo Genitore che a noi sembra, troppo spesso, molto lontano e incomprensibile. Ma tu sei molto di più, Gesù, sei sopratutto la pietra dello scandalo, su cui inciampiamo, sei la spada affilata che ci ferisce il cuore anche solo a guardarla. Tu sei D** che si incarna per amarci di più e meglio: una a una, uno a uno. Per questo dobbiamo rischiare tutto con te e inciampare su te, affinché la tua spada ferisca il nostro cuore e lo renda disponibili alle tue tenerezze che sanano. Ascoltiamo.
"Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».".
Sono 2020 anni, Gesù, che tu sei segno di contraddizione e la tua presenza è, sempre più mi sembra, la pietra che serve alla caduta e alla resurrezione di molte persone, in Israele e fra le genti. Pino Puglisi e Rosario Livatino sono, qui in Italia, testimoni con le loro vite di quanto la tua presenza e il tuo amore siano segno di feroce contraddizione e di durissimo rinnegamento delle realtà di morte in cui viviamo. Come moltissime altre persone nei paesi ricchi del nord della Terra, in America Latina, nelle Afriche e nelle Asie di oggi vengono uccise e violentate per la stessa identica ragione per cui Pino Puglisi e Rosario Livatino diedero la vita. Lo scandalo reale di testimoniare te come l'Amore Dio che vive fra noi e ci libera. Perché la contraddizione su cui ogni giorno inciampiamo e con cui ci feriamo, per correre poi da te a farci guarire, è proprio la verità come amore e l'amore come verità. Perché tu sei la spada che ci trafigge e lo svelamento dei segreti pensieri dei nostri cuori.
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