I dolori di amare

delle nostre furie di vivere.
Quante madri, oggi, sono dolore di amare? Quante donne, oggi ,Signore, vedono il frutto del loro ventre e del loro amore ridotto a morte, a preda di guerra, a ingiustizia di una violenza stolta e iniqua? Quante madri, oggi, Signore, piangono le loro figlie e i loro figli ormai nella morte e non vogliono essere consolate? A quanti Erode, ancora, devi far sentire tutto il duro peso  del tuo pianto di Madre? Ascoltiamo la tua Parola, Signore, per non morire nell'odio, ma vivere nel e del tuo Amore, nella sua offerta totale di sé che ci chiede la nostra.
"I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio». Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa: «Un grido è stato udito in Rama, / un pianto e un lamento grande: / Rachele piange i suoi figli / e non vuole essere consolata, / perché non sono più».".
Non voglio fare un elenco iniquo delle furie di vivere che, bestemmiando e insudiciando il tuo Nome Santo e Innocente, uccidono vite inermi e indifese e le uccidono con l'odio stolto che fa il male e non sa che sta facendo male, né perché lo sta facendo. Sono ancora troppe ed è impossibile a noi umani strapparci di dosso questa furia di vivere che ci rende incapaci della vita. Ma ti offro tutte queste creature strappate alle loro vite dalle nostre furie di odio, dalle donne incinte assassinate nel Mediterraneo proprio da noi e dai nostri governi, alle madri che si trovano orfane dei figli e delle figlie che hanno partorito a causa della cecità di morte di chi fa guerra per dominare e vincere. Tu, immenso Amore, conosci la nostra capacità di essere satana imbecilli e ciechi, che danno la morte senza mai vivere l'amore che li salverebbe. Gesù, tuo Figlio bellissimo e innocente, si è incarnato e si è offerto a noi per redimerci, per farci vedere, sentire, toccare che l'amore è sempre più forte di ogni morte ed è la sola realtà che fa vivere, noi ma dentro e insieme a tutte le creature di tutti i soli e tutte le terre di questi immensi multiversi che Tu ci doni e ci hai donato.
Ti benedico, Eterna Vita Presente, per l'amore che Tu vivi a nostro favore: Gesù di Nàzaret, tuo Figlio, il nostro re e sposo. Aiutaci a essere vita come è lui: fresche fonti  d'amore.
ciao r

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