La vita è Dio

e dura sempre, anche nelle vite che D** ama con tutta la sua Presenza.
C'è la risurrezione della carne e c'è la vita eterna nella Presenza Infinita dell'Amore di D**. Vi sento: «Beato te che ci credi!»; «Ma se siamo nella pandemia!»; «Ma se la gente muore a grappoli nelle guerre che ci sono in mezzo mondo»; «Ma se vita e morte sono collegate insieme e l'una non c'è senza l'altra»; «C'erano dunque sette fratelli». Mi spiace per voi e per i vostri dubbi, ma ne sono certo: se c'è Gesù di Nàzareth c'è il Dio Genitore affettuoso e intimo che lui testimonia davanti a Israele e a tutte le genti come Dio vita, vita eterna: infatti chiunque ama vive per Dio e in Dio, per sempre, amando. Ascoltiamo.
"Si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui». Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.".
La tua vita, Gesù, è una continua testimonianza contro la morte. Tu ami, e ci mostri, ci indichi, che chi ama vive e non c'è morte che lo possa fermare. Tu sei una vita, la vita di Dio Eternità Vivente, offerta in una carne umana, nelle fragilità e nelle potenze di una carne umana, per farci vedere che D** è amore e dove vive l'amore la morte non ha spazio e nessun inferno sopravvive. Tu sei l'amore di Dio che attraversa la nostra vita e morte per liberare il mondo in quel giardino di vita dove Dio possa stare a giocare e amare con ciascuna e ciascuno di noi, attraversando i nostri dolori e asciugando le nostre lacrime, uno a una, singolarmente. Senza dimenticare nulla, anzi, ricordando ogni cosa. Tu, Gesù, sei il Dio Uomo che è vivente con le cicatrici, con i segni del suo dolore di morte e abbandono ben presenti nel suo corpo. La fede è attraversare questa tua promessa, questa tua continua testimonianza che i nostri dolori e le nostre morti ogni volta sono riscattate da te, la Presenza di Dio che si fa carne fino alla morte ingiusta e iniqua, proprio per poter andare a riscattare a prezzo del tuo sangue e della tua vita ogni esistenza che il nostro male ha ucciso e eliminato, magari pure nel tuo nome, santo e buono. Ed è così perché tu sei parte intima del Dio dei viventi, quel Dio che è anche la nostra vita che vive ogni giorno abbeverandosi alle fonti dell'Eterno Amare. Io credo questo, Gesù, mio re e Signore, Sposo e Amico d'amore.
ciao r

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