Viviamo

in attesa dell'Amore, facendo amore di tutte le nostre vite, nel frattempo.

Il padrone di cui ci parli è l'Amore che si è incarnato in te, attraverso e grazie la libertà di Maria tua madre che ha accolto la Presenza, facendosi fecondare di te, suo figlio e Figlio di Dio. Ma questa realtà originaria della tua vita ci dice che la tua Parola proviene dall'intimità con cui Dio Padre Madre è stato sempre presente al tuo cuore, con consapevolezze e forza crescenti, da quando Maria donava a Dio le tue carni grazie alle sue carni che ti facevano maturare fino a diventare un umano infante, ti partorivano e poi, insieme a Giuseppe, ti rendevano forte nella tua crescita al mondo, fino alla tua proclamazione a Messia di Israele, re di Giuda e Signore di tutti gli spazi-tempi creati, sulla croce cui fosti appeso fuori Gerusalemme. Questa moltiplicazione di doni reciproci tra umano e divino è il padrone di cui ci parli in questa parabola sull'attesa, che significa essere sempre pronti a partire. Ascoltiamoti.
Lc 12,35-38
«Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!».
Innanzitutto c'è questo tuo ammonimento così carico di senso e di attesa felice: «Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese». Ma pronti a che cosa? Pronti ad amare. Pronti ad accogliere il nostro Dio delle sorprese che viene a trovarci per renderci felici della Sua vita e azione con noi e tra noi. L'amore che noi ci doniamo l'una l'altro lo doniamo sempre a Dio, che è così felice di ricevere amore da noi che si mette a darci amore, cibo e bevande d'amore, con potenza e generosità maggiori di quello che mai possiamo supporre e credere. Viviamo per amare e per farci amare, e dobbiamo essere sempre pronti a farlo, perché Dio ci ha fatto carne e sangue capaci di amare e farsi amare.
ciao r

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