Saggezza
Tu ci rimproveri, Gesù, e ci chiami ipocriti, cioè falsi testimoni del nostro tempo. Sappiamo riconoscere mare e cielo, quando è il tempo dei fichi e quando arriva quello delle arance, come preparare un buon pranzo e come difenderci da un contagio, ma questa capacità di scelta non la applichiamo alle scelte della nostra vita che implichino cosa è giusto e cosa è sbagliato per me e per gli altri esseri umani attorno a me, specie per chi è piccola,debole e ferita. Ascoltiamo la tua voce che parla d'amore.
«Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».
Essere capaci di fare, oggi, quel giusto comportamento che vediamo necessario, e farlo senza creare ferite e provocare morte ma, anzi, donando la vita e donandola in abbondanza. Questo è quello che chiedi e offri con il regno dei cieli, la tua vita parola che è qui tra noi. Allora il tuo rimprovero è duro ma giusto: «Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?». Migrazioni di esseri umani, sfruttamento schiavista o quasi schiavista del lavoro umano, indifferenza alle malattie che colpiscono tutti, ma molto di più chi è più debole, uso sempre più massiccio della guerra e della morte e del terrore di massa come strumenti di governo, saccheggio della natura e sterminio di vite animali per indifferenza o per un brutale guadagno monetario immediato, rifiuto di amare il diritto a farsi una famiglia, un'esperienza d'amore riconosciuta e accettata, a chi ha affettività diverse dalle mie, oppressione e subordinazione quotidiana delle affettività femminili sotto quelle maschili. E così via elencando iniquità e ingiustizie che facciamo ogni giorno. Mentre, ogni giorno, sappiamo valutare il tempo meteorologico che farà o valutare con buona approssimazione chi vincerà il prossimo di calcio in Italia o in Inghilterra. Ipocriti. Dobbiamo invece amare senza trasformare nessuno in nemico, perché agisce nel male. Dobbiamo amare anche chi fa e ci fa il male, ma possiamo amarlo solo sapendo indicare, pubblicamente, a uno e a tutti, qual'è il male che fa e, quindi, correggerlo. Cercando di agire solo nei miei "qui e ora", per diffondere e fare sempre di più scelte d'amore, di perdono, di pace. Scelte che cresceranno attorno a me solo se comincio a farle io con sempre maggior uso del tuo amore infinito, Gesù Signore, amico e re, quell'amore che ci regali in abbondanza.
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